Stare meno tempo seduti può migliorare la salute metabolica

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Stare meno tempo seduti può migliorare la salute metabolica

Un recente studio pubblicato su The Journal of Nutrition, Health and Aging rivela che ridurre il tempo trascorso seduti può migliorare significativamente la salute metabolica negli anziani, anche in assenza di un regolare programma di esercizio fisico o di una dieta perfetta.

L’attività fisica è un fattore vitale nello stile di vita e influenza fortemente la salute cardiovascolare. Le attuali linee guida globali raccomandano più di 150 minuti di attività fisica da moderata a intensa a settimana, insieme alla limitazione dei comportamenti sedentari negli anziani, per migliorare la salute metabolica e ridurre il rischio di sindrome metabolica.

La sindrome metabolica è un gruppo di disturbi metabolici, tra cui la resistenza all’insulina, l’obesità addominale, la dislipidemia e l’ipertensione, che nel loro insieme aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, soprattutto tra gli anziani.

Gli anziani trascorrono la maggior parte del loro tempo in attività sedentarie. Questo stile di vita sedentario, combinato con un livello ridotto di attività fisica, aumenta il rischio di sviluppare anomalie cardiometaboliche

La ricerca

La ricerca, basata sui dati dello studio NU-AGE, ha analizzato 871 anziani europei di età compresa tra 65 e 79 anni, monitorando per una settimana i loro livelli di attività fisica e il tempo trascorso in comportamenti sedentari mediante accelerometri.

I risultati mostrano che i partecipanti trascorrevano in media il 60% delle ore di veglia in comportamenti sedentari, il 37% in attività fisiche leggere e solo il 3% in attività da moderate a intense. Interessante notare che coloro che passavano meno tempo seduti dedicavano il doppio del tempo ad attività fisiche moderate rispetto ai più sedentari.

Lo studio ha identificato una soglia critica: stare seduti per più di 8,3 ore al giorno segna un punto in cui il rischio metabolico inizia ad aumentare significativamente, anche per le persone fisicamente attive. I partecipanti che trascorrevano meno tempo seduti mostravano migliori parametri di circonferenza vita, pressione sanguigna e marcatori di resistenza all’insulina.

Particolarmente incoraggiante è la scoperta che anche gli anziani fisicamente inattivi possono ottenere benefici metabolici significativi semplicemente riducendo i comportamenti sedentari e aumentando le attività leggere, senza necessariamente raggiungere i 150 minuti settimanali di attività moderata-intensa raccomandati dalle linee guida.

Conclusioni

La ricerca conferma che il comportamento sedentario rappresenta un fattore di rischio indipendente per la sindrome metabolica, un gruppo di disturbi che include resistenza all’insulina, obesità addominale, dislipidemia e ipertensione, tutti elementi che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Questi risultati, confermati in quattro diversi paesi europei, suggeriscono che semplici cambiamenti comportamentali, come alzarsi più spesso e ridurre il tempo sedentario quotidiano, possono portare a significativi miglioramenti della salute metabolica, indipendentemente dalle diete.

FONTE: The Journal of Nutrition, Health and Aging

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