“Oltre la metà degli italiani ha sintomi d’ansia e depressione”
Uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri di Milano ha evidenziato un’alta percentuale di italiani con sintomi di ansia e depressione a causa della quarantena prolungata.
Più del 50% degli italiani presenta sintomi di ansia e depressione a causa della quarantena prolungata: questo è l’esito di una ricerca condotta dall’Istituto Mario Negri di Milano. In particolare nelle zone del paese maggiormente colpite dal coronavirus. L’indagine, condotta dall’equipe coordinata dal prof. Maurizio Bonati, ha messo nuovamente in risalto le gravi conseguenze della pandemia sulla salute mentale pubblica.
Dopo l’appello dell’OMS e lo studio pubblicato su JAMA Network che ha evidenziato le ripercussioni negative sull’umore degli operatori sanitari, arriva un altro studio che pone ansia e depressione come problemi seri e non di rilevanza inferiore rispetto a tutte le altre conseguenze negative legate al coronavirus. Nonostante, come ribadito dall’OMS, pare che i governi nazionali non abbiano ancora intrapreso delle serie iniziative per contrastare quella che è diventata una vera e propria emergenza.
Coronavirus e i dati su ansia e depressione in Italia
L’indagine intitolata “A casa per il Covid” si è svolta tra il 6 ed il 20 aprile e ha coinvolto poco più di 20 mila persone. Dopo aver raccolto i dati demografici e i dati sanitari per registrare eventuali manifestazioni sintomatiche nei 14 giorni precedenti all’avvio dell’indagine, ai partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario
L’ESITO – Poco più del 50% dei partecipanti (più di 10.500 partecipanti) ha riportato un impatto psicologico a causa della quarantena. Nello specifico, quasi 8.900 partecipanti ha registrato una alterazione dell’umore lieve o moderata mentre più di 1000 partecipanti ha riportato un impatto grave. Ansia, depressione e disturbi ansioso-depressivi: gli studiosi hanno indagato anche sulle varie tipologie di disagi psicologici:
- quasi il 10% ha riportato sintomi di depressione di moderata e grave entità;
- circa il 5,5% ha riportato sintomi di ansia;
- circa il 4% ha riportato sintomi fisici di moderata e grave entità.
I dati più rilevanti sono stati registrati in Lombardia, in quanto regione più colpita dal virus. Ad essere più colpite sono state le donne che, come spiega la ricercatrice Giulia Segre, «hanno provato più frequentemente sentimenti di vuoto. Si sono sentite indifese e spesso hanno riscontrato problemi a prendere decisioni. Non tutti i soggetti hanno la stessa capacità di resilienza o le stesse reazioni emotive a un evento particolarmente stressante. I sintomi possono essere considerati simili a quelli che seguono un evento post traumatico da stress, ma sono più lievi e si presentano per un periodo di tempo meno prolungato».
FONTE: Presentazione “A casa per il COVID”

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