Il Magnesio aiuta contro il mal di testa da ciclo mestruale
Assumerlo sette giorni prima dell’arrivo del ciclo aiuta ad evitare mal di testa ed altri sintomi: lo spiega il dott. Vincenzo Tullo, neurologo e specialista dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas ai microfoni di FarmaDAY.
Il Magnesio è un alleato naturale per alleviare i disturbi da sindrome premestruale, soprattutto contro il mal di testa, ma bisogna iniziare ad assumerlo sette giorni prima dell’arrivo del ciclo. A spiegarlo ai microfoni di FarmaDAY, la rivista dell’Ordine dei Farmacisti, è il dott. Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.
Come si apprende dall’approfondimento a firma del professore, il Magnesio Pidolato favorirebbe alcuni processi cellulari in grado di favorire meccanismi virtuosi per l’organismo, tra cui:
- migliorare l’umore;
- stimolare la trasmissione degli impulsi nervosi;
- stimolare la contrazione dei muscoli.

Il Magnesio va assunto a partire dalla settimana precedente
In quanto trattamento preventivo rispetto ad alcuni sintomi della sindrome premestruale, l’assunzione – come accennato in precedenza – deve avvenire sette giorni prima dell’arrivo del ciclo, fino al suo termine. Il dott. Vullo, inoltre, consiglia di combinare il Magnesio ad un analgesico della famiglia dei triptani a partire da cinque giorni prima delle mestruazioni.
In caso di cefalee premestruali, aggiunge, può risultare efficace anche la terapia sintomatica, quindi curare i sintomi nel momento in cui si manifestano. In particolare con paracetamolo, antinfiammatori non steroidei e triptani: si tratta di soluzioni efficaci in grado di dare un rapido sollievo.
Tuttavia, conclude il dott. Vullo, se il mal di testa è intenso, persistente e le soluzioni illustrate risultano inefficaci, potrebbe essere necessario effettuare una visita neurologica. Soltanto con un’analisi approfondita lo specialista potrà orientare il paziente verso la terapia più appropriata.
Alimenti ricchi di Magnesio
Il Magnesio è un elemento presente anche in tanti alimenti. Ecco qualche esempio:
- cereali integrali;
- frutta secca (mandorle, datteri, noci, pistacchi e nocciole);
- legumi (soprattutto fagioli e piselli);
- crusca;
- cacao amaro e cioccolato fondente;
- mais.
Senza dimenticare le verdure a foglia verde e alcune tipologia di frutta, soprattutto pesche, banane e fichi.
FONTE: FarmaDAY

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