L’adozione di una dieta sana aiuta ad avere gengive sane?
L’alimentazione svolge un ruolo chiave nella salute delle nostre gengive, secondo una recente meta-analisi condotta dall’Università di Edimburgo e pubblicata sulla rivista “Evidence-based Dentistry“, del gruppo Nature.
Gengivite e parodontite sono comunemente indicate sotto il termine generico di “malattie parodontali”. Attualmente si stima che il 90% della popolazione mondiale sia affetta da gengivite e circa l’11% sia affetto da grave parodontite.
Lo spazzolamento dei denti contrasta le malattie parodontali tramite la rimozione di organismi patogeni dalle superfici della dentatura dell’ospite. Tuttavia, anche fattori di salute e stile di vita possono influenzarne la progressione.
Malattie cardiache, diabete e obesità sono condizioni mediche che hanno una componente infiammatoria e un’associazione con la gravità della malattia parodontale. Una dieta non sana, con cibi ricchi di carboidrati raffinati, ricchi di grassi saturi, poveri di fibre e poveri di valore nutrizionale incide anche sulla salute delle gengive.
Una dieta sana, invece, comprende alimenti poveri di carboidrati raffinati, poveri di grassi saturi, ricchi di fibre e ad alto valore nutrizionale. L’adozione di una dieta è associata a migliori risultati per le malattie sistemiche croniche.
La ricerca ha proprio messo in luce come una dieta ricca di alimenti antinfiammatori possa contribuire significativamente al miglioramento delle condizioni gengivali.
Lo studio
Al centro dello studio troviamo un’ampia gamma di alimenti benefici: dalla frutta alla verdura, dalle noci alle bacche, passando per i cereali integrali, l’olio extravergine d’oliva e il pesce. Questi elementi, caratteristici anche della dieta mediterranea, si distinguono per il loro basso contenuto di carboidrati raffinati e grassi saturi, nonché per l’elevato apporto di fibre e nutrienti essenziali.
La metodologia della ricerca è stata rigorosa: partendo da un corpus di 1.220 studi, i ricercatori ne hanno selezionati nove particolarmente significativi.
Di questi, otto hanno evidenziato una correlazione positiva tra una dieta antinfiammatoria e il miglioramento dei parametri parodontali. Tra i benefici riscontrati figurano una riduzione della profondità delle tasche parodontali, un minor sanguinamento gengivale e una diminuzione della perdita ossea alveolare e dell’attacco dentale.
Conclusioni su dieta e gengive
È interessante notare come questi benefici si estendano oltre la salute orale. La stessa tipologia di alimentazione ha dimostrato effetti positivi su diverse patologie croniche con componente infiammatoria, come le malattie cardiache, l’obesità e il diabete. Tuttavia, i ricercatori sottolineano un aspetto cruciale: l’effetto protettivo della dieta può essere vanificato da fattori di rischio come il fumo.
Guardando al futuro, gli autori dello studio suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche a lungo termine. In particolare, propongono uno studio decennale su larga scala, con migliaia di partecipanti in diverse aree geografiche, utilizzando sistemi di monitoraggio video per tracciare le abitudini alimentari.
Queste informazioni potrebbero rivelarsi preziose per la formazione degli operatori sanitari odontoiatrici, permettendo loro di integrare consigli nutrizionali mirati nei piani di trattamento, in sinergia con le tradizionali pratiche di igiene orale e terapia parodontale non chirurgica.
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