Impatti sull’intestino del latte animale e vegetale

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Impatti sull’intestino del latte animale e vegetale

Il latte è il primo alimento nella dieta dei mammiferi. Fornisce tutta l’energia e i nutrienti necessari per la crescita e lo sviluppo nei loro primi periodi di vita, quando è la principale fonte di nutrimento.

Il latte umano è ricco di proteine, grassi, lattosio e una grande varietà di vitamine. Dopo lo svezzamento, l’assunzione di latte cessa in tutti i mammiferi tranne che negli esseri umani, che continuano a consumarlo in età adulta, anche attraverso i suoi derivati. Il latte e i latticini sono considerati alimenti base delle diete occidentali, elementi importanti in una alimentazione sana ed equilibrata per fornire energia e nutrienti. 

La scelta tra latte animale e vegetale è un argomento di grande interesse, in particolare per i loro effetti sul microbiota intestinale. Una revisione recente pubblicata sulla rivista Nutrients ha analizzato il modo in cui entrambe le tipologie di latte influenzano la salute intestinale. Sebbene entrambi possano apportare benefici, il latte animale sembra sostenere una maggiore diversità di batteri benefici, sollevando interrogativi sulle scelte alimentari.

Il microbiota

Il termine “microbiota” si riferisce all’intera comunità microbica (inclusi batteri commensali, mutualistici o patogeni) che abita un dato habitat.

Microbiota intestinale si riferisce alla gamma di microrganismi (batteri, funghi, virus, eucarioti, archaea e fagi) che risiedono nel tratto gastrointestinale. È caratterizzato da una presenza e funzionalità specifiche di specie microbiche che sono più favorite nell’ambiente intestinale. Esso svolge funzioni chiave per la salute umana, tra cui un effetto scudo con protezione della barriera intestinale, modellamento e maturazione del sistema immunitario, regolazione del metabolismo umano e assorbimento di nutrienti e farmaci.

Il microbiota intestinale è un ecosistema altamente dinamico influenzato da numerosi fattori quali età, genetica, ambiente, stile di vita e, soprattutto, dieta. 
Negli ultimi anni è stato ampiamente studiato ed esplorato a causa della sua forte rilevanza per malattie come il cancro intestinale, le malattie infiammatorie intestinali, il diabete, la sindrome metabolica, l’obesità e persino le malattie cerebrali. 

Benefici del latte animale

Il latte animale è da tempo riconosciuto come una fonte di nutrienti essenziali. Ricco di calcio, vitamine e proteine, contribuisce alla crescita e allo sviluppo e presenta benefici antinfiammatori. Studi recenti dimostrano che componenti come le proteine del siero e il lattosio agiscono come prebiotici, favorendo batteri come Lactobacillus e Bifidobacterium.

Il latte vaccino, in particolare, supporta la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), migliorando la sazietà e la funzione immunitaria. Anche il latte di cavalla e di capra offre benefici significativi, soprattutto per individui con intolleranze o allergie. Il latte di cammello, con le sue proteine immunomodulatrici, ha dimostrato di ridurre batteri nocivi come Shigella ed Escherichia, migliorando al contempo la salute intestinale.

Le alternative vegetali

Le bevande vegetali, a base di soia, mandorle o avena, sono sempre più popolari grazie alla loro sostenibilità e ai benefici percepiti. Sono prive di lattosio e colesterolo, ideali per chi soffre di intolleranze o allergie. Tuttavia, contengono meno proteine e grassi rispetto al latte animale.

Il latte di soia, ad esempio, favorisce la crescita di batteri benefici riducendo quelli nocivi. Tuttavia, alcune alternative possono favorire in misura minore batteri dannosi come Fusobacterium e Salmonella, anche se in livelli controllati.

Conclusioni

Il consumo di sostituti vegetali del latte è in aumento in tutto il mondo, soprattutto in alcune aree geografiche, come l’Europa.
Tuttavia, oltre al contenuto di macronutrienti e calcio, che le bevande vegetali imitano, il latte contiene numerosi composti minori, una composizione strutturale unica di grassi e una miscela di frazioni proteiche che possono influenzare il microbiota. La composizione del latte animale varia notevolmente a seconda di fattori quali la specie e la razza dell’animale da cui proviene, l’alimentazione dell’animale e il trattamento industriale a cui è sottoposto. Le bevande vegetali, d’altra parte, hanno una composizione più stabile.

Per quanto riguarda gli effetti di entrambi i tipi di bevande sul microbiota intestinale, la prima conclusione che si può trarre da questo lavoro è che ci sono poche informazioni sull’argomento. Pochi studi hanno testato gli effetti del latte animale o delle bevande a base vegetale sul microbiota. 

Entrambi i tipi di latte possono contribuire positivamente alla salute intestinale, ma in modi diversi. Il latte animale offre benefici più ampi grazie ai suoi nutrienti bioattivi, mentre le alternative vegetali risultano adatte a specifiche esigenze dietetiche. La scelta dovrebbe essere basata su preferenze personali e bisogni nutrizionali, in attesa che studi futuri forniscano ulteriori indicazioni sull’interazione tra latte e microbiota intestinale.

FONTE: Nutrients

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