Il consumo di olio d’oliva può prevenire l’aumento di peso?
Contrariamente alla credenza popolare secondo cui l’olio d’oliva contribuirebbe all’aumento di peso a causa del suo elevato contenuto calorico, recenti ricerche scientifiche suggeriscono l’esatto opposto.
Siamo in un’epoca in cui sovrappeso e obesità rappresentano emergenze sanitarie globali, con oltre un miliardo di persone affette. Sovrappeso e obesità sono associati a patologie gravi come malattie cardiovascolari, tumori e mortalità precoce.
Nonostante le numerose iniziative di salute pubblica, la prevalenza di queste condizioni continua ad aumentare annualmente, evidenziando la necessità di approcci innovativi per contrastare l’incremento ponderale indesiderato.
Un recente studio ha evidenziato come la qualità dei grassi, piuttosto che la loro quantità, sia determinante per il controllo ponderale a lungo termine. Uno studio di coorte imponente, pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition, ha seguito oltre 121.000 partecipanti per un periodo compreso tra 20 e 24 anni.
I ricercatori hanno analizzato specificamente l’impatto dell’olio d’oliva sul peso corporeo, andando oltre i già noti benefici cardiovascolari di questo alimento mediterraneo.
Lo studio sull’olio d’oliva
La ricerca ha coinvolto tre importanti coorti statunitensi: il Nurses’ Health Study (NHS), il Nurses’ Health Study II (NHSII) e l’Health Professionals’ Follow-up Study (HPFS). I partecipanti hanno compilato questionari periodici che raccoglievano informazioni dettagliate su caratteristiche personali, stile di vita, storia medica e abitudini alimentari.
I dati sulla dieta sono stati ottenuti tramite questionari semiquantitativi sulla frequenza alimentare, con particolare attenzione al consumo di grassi. Le variazioni di peso sono state registrate biennalmente, mentre altri comportamenti legati alla salute, come l’attività fisica e il fumo, sono stati monitorati con la stessa frequenza.
La qualità supera la quantità
L’elemento più rilevante emerso dallo studio è che, a differenza degli oli vegetali generici che favoriscono l’aumento di peso, la composizione unica dell’olio d’oliva, ricca di grassi monoinsaturi e composti bioattivi, può contribuire positivamente alla regolazione del metabolismo e all’equilibrio energetico.
Le analisi di sostituzione hanno confermato che rimpiazzare margarina, burro o oli vegetali con olio d’oliva si associa a un minore incremento ponderale nel tempo. Questo supporta l’ipotesi secondo cui la qualità dell’apporto calorico, non solo la quantità, è determinante nel controllo del peso.
Conclusioni e implicazioni pratiche
Degno di nota è il fatto che lo studio non ha differenziato tra oli d’oliva extravergini e raffinati, suggerendo che i benefici si estendono a tutte le varietà di questo alimento. Inoltre, i risultati indicano che i vantaggi dell’olio d’oliva vanno oltre il tradizionale contesto mediterraneo, rendendolo rilevante per diverse popolazioni.
Questa ricerca, grazie alla sua durata considerevole e all’ampio campione analizzato, offre una solida credibilità scientifica al principio “qualità piuttosto che quantità”.
La sostituzione di grassi ad alto contenuto calorico come oli vegetali, margarina e burro con olio d’oliva può rappresentare una strategia efficace per la gestione del peso a lungo termine.
Lascia un commento