Trasformare la vinaccia da scarto del vino a superfood

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Vinaccia

Trasformare la vinaccia da scarto del vino a superfood

La vinificazione è una delle più grandi industrie agroalimentari a livello mondiale, e ogni anno genera enormi quantità di sottoprodotti. Tra questi, la vinaccia d’uva costituisce circa un quarto del peso dell’uva lavorata. Attualmente, da sottoprodotto della produzione vinicola, sta guadagnando sempre più attenzione per il suo potenziale come superfood.

Un recente studio pubblicato sulla rivista Foods ha, infatti, sintetizzato i progressi della ricerca sulle proprietà bioattive, i benefici per la salute e le applicazioni nutrizionali della vinaccia d’uva (GP).

Effetti benefici per la salute della vinaccia d’uva

Lo spreco alimentare rappresenta un problema non solo economico, ma anche ambientale. Nell’ottica di una maggiore sostenibilità, molti organismi internazionali stanno puntando a ridurre lo spreco alimentare e promuovere un’economia circolare.

Anziché essere semplicemente scartata, la vinaccia è stata oggetto di numerosi studi che ne hanno evidenziato le proprietà antitumorali, antiossidanti, antimicrobiche e anti-invecchiamento. Gli esperti ritengono che queste proprietà possano aprire la strada a nuovi sviluppi nell’industria alimentare, contribuendo anche alla riduzione degli scarti.

La vinaccia d’uva, infatti, è ricca di polifenoli con numerosi benefici per la salute. Essi includono acidi fenolici, flavonoidi e tannini, tutti estratti con tecniche ecologiche come l’uso di etanolo, glicerolo e acqua.

Questi polifenoli hanno dimostrato anche proprietà cardioprotettive, migliorando la vasodilatazione e i profili lipidici. Alcuni studi hanno evidenziato che i flavonoidi presenti possono rallentare la crescita di alcuni tumori, inclusi quelli al seno, ai polmoni e al colon, anche se sono necessari ulteriori studi in vivo per confermare questi risultati.

Inoltre, i polifenoli della vinaccia hanno proprietà antimicrobiche che possono inibire la crescita di batteri nocivi, come Escherichia coli e Salmonella, e al contempo favorire i batteri probiotici benefici.

Applicazioni e conclusioni

La ricerca ha dimostrato che l’introduzione della vinaccia d’uva in prodotti alimentari come pane, torte e cioccolato può migliorarne la conservabilità, aumentando anche il contenuto di fibre e polifenoli. Nella produzione di prodotti da forno e bevande, l’uso di vinaccia migliora il valore nutrizionale e le caratteristiche sensoriali, come il colore e la consistenza. Tuttavia, è fondamentale trovare il giusto equilibrio per garantire che il prodotto finale mantenga un sapore gradevole e una consistenza ottimale.

L’estratto di vinaccia trova applicazione non solo nell’industria alimentare, ma anche in quella cosmetica. Può essere aggiunta a prodotti alimentari per aumentarne l’attività antiossidante e migliorare la sopravvivenza dei probiotici, come accade con gli yogurt arricchiti. Dal punto di vista cosmetico, i polifenoli presenti nella vinaccia possono proteggere la pelle dai danni causati dai raggi ultravioletti.

L’integrazione della vinaccia d’uva nella catena alimentare offre un’opportunità unica per promuovere la sostenibilità e sviluppare nuovi prodotti alimentari e cosmetici. I suoi polifenoli possono contribuire al trattamento di malattie come il diabete, l’ipertensione, il cancro e l’obesità. Tuttavia, per sfruttarnee appieno il potenziale, è necessario che la ricerca si espanda, coinvolgendo più paesi e investendo in studi su scala pilota per valutare la reale fattibilità commerciale.

FONTE: Foods

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