Il mondo delle pere: nutrienti, varietà e benefici per la salute

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Il mondo delle pere: nutrienti, varietà e benefici per la salute

Le pere rappresentano uno dei frutti più anticamente coltivati dall’uomo e oggi costituiscono una delle tre principali specie di frutta economicamente rilevanti a livello globale, insieme ad agrumi e mele.

Con oltre 4000 varietà coltivate in più di 90 paesi nelle regioni temperate, le pere costituiscono un patrimonio nutrizionale di straordinaria importanza.

Ricche di acqua (70-90%), zuccheri (10-14%), fibre (2-5%), e piccole quantità di proteine e grassi, le pere rappresentano una fonte eccellente di nutrienti essenziali e composti bioattivi con notevoli proprietà salutistiche.

Le principali varietà di pere nel mondo

La diversità delle pere si esprime attraverso quattro gruppi principali, ciascuno con caratteristiche distintive.

Le pere ussuriane, diffuse principalmente in Cina, si contraddistinguono per il loro sapore croccante, il profumo intenso e l’elevato contenuto zuccherino. Tra queste troviamo le pere profumate (Pyrus sinkiangensis Yü), le Jingbai e le Anli (Pyrus ussuriensis).

Le pere bianche, tra cui spiccano le rinomate pere Ya (Pyrus bretschneideri Rehd) e le aromatiche Korla, rappresentano le varietà più coltivate in Cina e sono celebrate per la loro qualità superiore.

In Europa dominano invece le pere europee come la Packham e la Bartlett (Pyrus communis), con la varietà Conference che da sola rappresenta il 42% della produzione europea.

Infine, le pere di sabbia, con la loro polpa bianca e succosa, caratterizzate da una consistenza tenera e croccante e poche cellule nocciola, sono ampiamente diffuse nel bacino del fiume Yangtze e in paesi come Giappone e Corea.

Nutrienti chiave nelle pere: un profilo completo

Il profilo nutrizionale delle pere è straordinariamente completo. I carboidrati, principalmente fruttosio (45,26-227,46 g/kg), seguito da glucosio e saccarosio, conferiscono la caratteristica dolcezza. Le fibre alimentari solubili, con pectina ed emicellulosa, rappresentano un componente essenziale, particolarmente abbondante nei sottoprodotti della lavorazione.

Le proteine, seppur presenti in quantità modeste (1,84-16,5 mg/g di peso secco), svolgono ruoli cruciali nella formazione del sapore e negli enzimi metabolici. I grassi, concentrati principalmente nei semi (16,3-31,5% del peso secco), comprendono acidi grassi essenziali come l’acido linoleico (50,73-63,78%) e oleico (27,39-38,17%).

Gli acidi organici, tra cui malico, citrico e chinico, contribuiscono al sapore e possiedono proprietà conservanti. Le vitamine, particolarmente C, B3, B5, E e K4, variano significativamente tra le diverse varietà.

Infine, i minerali come potassio, fosforo, calcio e magnesio completano questo ricco profilo nutrizionale, influenzando la qualità e la conservabilità dei frutti.

Distribuzione dei nutrienti nelle diverse parti della pera

La distribuzione dei nutrienti nelle pere non è omogenea ma varia significativamente tra le diverse parti del frutto.

I semi contengono la maggiore concentrazione di polifenoli, oltre a significative quantità di acidi organici, triterpenoidi, fenoli e arbutina, insieme a un contenuto elevato di grassi che li rende adatti alla produzione di olio.

La buccia presenta livelli superiori di triterpenoidi e composti fenolici rispetto alla polpa, contribuendo significativamente alle proprietà antiossidanti del frutto.

I fiori di pera, spesso trascurati, sono ricchi di polipeptidi, aminoacidi, fitosteroli, arbutina e acidi clorogenici, con notevoli proprietà antiossidanti e potenziali benefici antitumorali.

Questa distribuzione differenziata suggerisce l’importanza di valorizzare tutte le parti della pera per sfruttarne appieno il potenziale nutrizionale e funzionale.

Evoluzione dei nutrienti durante lo sviluppo e la maturazione

Il contenuto nutrizionale delle pere subisce trasformazioni significative durante le diverse fasi di sviluppo.

Le pere giovani presentano le più alte concentrazioni di fenoli totali, flavonoidi e attività antiossidante, insieme a elevati livelli di acidi clorogenici e arbutina.

Con la maturazione, aumenta il contenuto di fruttosio, saccarosio, vitamine e carboidrati, mentre diminuisce progressivamente il contenuto di polifenoli.

Durante la surmaturazione, non si osservano variazioni significative nel contenuto fenolico, mentre aumenta la concentrazione di proantocianidine, xilosio e lignina, rendendo questi frutti particolarmente adatti alla produzione di succhi.

Questa evoluzione dinamica dei nutrienti sottolinea l’importanza di selezionare accuratamente il momento del raccolto in base alla destinazione d’uso del frutto.

Sfide e prospettive future

Nonostante il loro straordinario potenziale, la ricerca sui meccanismi salutistici delle pere rimane in una fase iniziale rispetto ad altri frutti come agrumi e mele.

È necessario approfondire gli studi sui modelli metabolici e le relazioni struttura-attività tra componenti funzionali e benefici per la salute, come l’idratazione polmonare, la regolazione del metabolismo di glucosio e lipidi, e il rafforzamento del sistema immunitario.

L’industria di trasformazione delle pere affronta la sfida di sviluppare prodotti nutrienti che valorizzino le differenze tra varietà e stadi di maturazione.

Le tecnologie innovative come la lavorazione non termica, l’estrazione combinata, la stampa 3D e la nanotecnologia alimentare rappresentano frontiere promettenti per migliorare il contenuto nutrizionale e la qualità sensoriale dei prodotti a base di pera, rispondendo alla crescente domanda di alimenti che combinino nutrizione e gusto.

FONTE: Journal of Functional Foods

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