La dieta vegana può rallentare l’invecchiamento?
Risponde uno studio su 21 coppie di gemelli
Da un piccolo studio clinico emerge un dato molto interessante: seguire una dieta vegana per otto settimane si associa a una riduzione dell’età biologica, stimata con un esame del Dna.
Invecchiamento e nutrizione
I progressi tecnologici e medici hanno aumentato la longevità media, ma le malattie e disabilità legate all’età rimangono una sfida significativa. Questi problemi non solo colpiscono gli individui, ma pongono anche un pesante fardello sui sistemi sanitari e di assicurazione sociale.
La geroscienza, un campo emergente, si concentra su interventi che mirano a rallentare o invertire i cambiamenti molecolari legati all’invecchiamento, tra cui modifiche dello stile di vita, nutrizione, farmaci, sonno e fattori sociali.
L’esplorazione delle raccomandazioni nutrizionali è fondamentale per comprendere come le scelte alimentari possano influenzare il processo di invecchiamento. Tuttavia, la relazione tra diete specifiche e l’invecchiamento è complessa e richiede una comprensione approfondita dei meccanismi epigenetici. Le modifiche epigenetiche, come la metilazione del DNA, regolano l’espressione genica e potrebbero spiegare gli effetti delle diete vegane sull’invecchiamento.
Studi comparativi sulle diete
Alcuni studi hanno confrontato diverse diete, come la dieta mediterranea, nota per rallentare la progressione della fragilità legata all’età, e la dieta DASH. Queste diete hanno dimostrato miglioramenti nei marcatori dell’invecchiamento, inclusi effetti protettivi contro l’immunosenescenza e l’attivazione del percorso mTOR.
Le prove disponibili sugli effetti epigenetici delle diete vegane sono limitate. Alcuni studi suggeriscono che componenti specifici di una dieta vegana, come un maggiore consumo di frutta e verdura, potrebbero avere effetti positivi sull’invecchiamento epigenetico. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo a potenziali carenze di “epi-nutrienti” essenziali, come vitamina B12, colina, vitamina D, acidi grassi omega-3 e zinco, che sono fondamentali per una regolazione epigenetica efficace.
Lo studio sulla dieta vegana
Uno studio recente ha esaminato l’effetto di una dieta vegana rispetto a una dieta onnivora in gemelli accoppiati sulla metilazione del DNA (una modifica chimica fisiologica del Dna che si associa all’età biologica di un individuo).
Nello studio, condotto su 21 coppie di gemelli identici adulti, uno solo dei gemelli di ciascuna coppia doveva seguire una dieta onnivora per otto settimane e l’altro una dieta vegana per lo stesso periodo di tempo.
Questo design ha permesso di controllare le differenze genetiche, di età e di sesso, evidenziando i cambiamenti epigenetici basati sulla dieta. I risultati hanno mostrato che la coorte vegana ha avuto una significativa diminuzione nell’accelerazione dell’età epigenetica, suggerendo effetti anti-invecchiamento delle diete a base vegetale.
Risultati
Gli autori dello studio hanno investigato gli impatti della dieta sui livelli di metilazione del DNA, analizzando campioni di sangue raccolti dai partecipanti all’inizio dello studio, alla quarta e all’ottava settimana.
Al termine, si è osservata una diminuzione dell’età biologica nei partecipanti che hanno seguito una dieta vegana, ma non tra quelli che hanno seguito una dieta onnivora.
Questo studio indica che una dieta vegana a breve termine può offrire diversi benefici, riducendo l’apporto calorico. I proxy di biomarcatori epigenetici evidenziano il potenziale delle diete vegane per promuovere un invecchiamento sano attraverso strategie nutrizionali personalizzate.
La ricerca futura dovrebbe esplorare gli effetti a lungo termine delle diete vegane sulla salute epigenetica e sul benessere generale, considerando l’importanza di una corretta integrazione di nutrienti.
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