Il fumo passivo fa male agli occhi dei bambini

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Il fumo passivo fa male agli occhi dei bambini

L’esposizione al fumo danneggia la coroide dei più piccoli: lo rivela uno studio dell’Università di Hong Kong.

Evitare che i bambini siano esposti al fumo passivo è una premura necessaria per tante ragioni, in primo luogo per salvaguardare la loro salute. Diversi studi hanno già evidenziato gli effetti negativi dell’esposizione al fumo di sigarette sul sistema respiratorio e cardiovascolare dei più piccoli. Problemi che potrebbero protrarsi fino all’età adulta.

Cuore, polmoni, ma non solo. Una recente ricerca ha individuato un’ulteriore zona a rischio: gli occhi. È l’esito di uno studio condotto dall’Università di Hong Kong e pubblicato su Jama Ophthalmology. I ricercatori asiatici hanno rilevato una correlazione tra esposizione al fumo passivo dei bambini e spessore della coroide, una membrana oculare situata tra la sclera e la retina. 

I bambini esposti al fumo di sigarette sono soggetti a problemi respiratori, cardiovascolari e alla vista.

Fumo passivo e danni alla vista dei bambini: lo studio

Gli studiosi hanno osservato 1400 partecipanti dai 6 agli 8 anni i quali sono stati sottoposti a dettagliate indagini oftalmiche. Il team di ricerca ha riservato un’attenzione particolare allo strato coroideo mentre i dati sull’esposizione al fumo passivo sono stati raccolti tramite questionario

L’ESITO – I bambini più esposti al fumo passivo erano quelli con la coroide più sottile. Nello specifico:

  • l’esposizione al fumo passivo era associata ad un assottigliamento della coroide dai 6 agli 8 micrometri;
  • il diradamento della coroide dipendeva dalla quantità di fumo passivo e dal numero di fumatori in famiglia;
  • ad ogni sigaretta corrispondeva un assottigliamento della coroide di circa 0,5 micrometri.

Per la misurazione dello strato coroidale, i ricercatori hanno utilizzato una tomografia a coerenza ottica a sorgente spazzata, una modalità di misurazione che consente un’indagine approfondita e tecnologicamente avanzata.

Limiti della ricerca

Gli esiti suggeriscono un’associazione tra esposizione al fumo passivo e spessore della coroide, ma non individuano una relazione causale. Inoltre, la raccolta dati circa lo storico sull’esposizione al fumo è avvenuta tramite questionari, strumenti inclini a parzialità e imprecisioni.

Altre limitazioni, segnalate dagli stessi ricercatori, riguardano diverse variabili che potrebbero avere alterato alcune conclusioni e l’assottigliamento della coroide avvenuta soprattutto in qualche specifico settore, tra cui il sottocampo centrale, la regione temporale e nasale, ma che non ha riguardato la differenza media complessiva

Tuttavia, la ricerca fa riferimento ad un campione statisticamente rilevante, ampio, e gli esiti ottenuti hanno il merito di aver sensibilizzato sull’argomento, aprendo lo scenario ai prossimi studi che dovranno incentrarsi sul rapporto di causa-effetto.  

FONTE: Jama Ophthalmology

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