I grassi alimentari aumentano il rischio di malattie cardiovascolari?
Prova a rispondere uno studio pubblicato sull’American Journal of Nutrition.
L’associazione tra grassi alimentari e rischio di malattie cardiovascolari è oggetto di dibattito. Nonostante le linee guida suggeriscono che consumare pochi grassi alimentari possa limitare il rischio di episodi cardiovascolari, i risultati di molti studi prospettici di coorte non hanno supportato correlazioni significative a sostegno di questa tesi.
Un team di ricercatori dell’Università di Teheran, in Iran, ha mirato a determinare i potenziali effetti dei grassi saturi alimentari, monoinsaturi e polinsaturi sull’insorgenza di episodi cardiovascolari in una popolazione asiatica adulta.
Lo studio
Questo studio è stato condotto nell’ambito del Tehran Lipid and Glucose Study su 2809 adulti senza fattori di rischio cardiovascolare di età superiore o uguale a 19 anni. Le assunzioni dietetiche di grassi sono state stimate utilizzando un questionario semiquantitativo di frequenza alimentare.
Gli hazard ratio aggiustati e gli intervalli di confidenza del 95% di CVD sono stati calcolati in categorie terzili di grassi alimentari. Il rischio di CVD è stato stimato con regressione di Cox multivariabile per la sostituzione del grasso totale o SFA con altri macronutrienti.
ESITI – Durante 10,6 anni di follow-up, il tasso di incidenza di eventi cardiovascolari è stato del 7,1%. L’età media dei partecipanti era di 39 (± 14) anni e il 43,9% erano uomini.
Grassi totali, fonti di grassi animali e vegetali non erano associati al rischio di eventi cardiovascolari. Non sono state trovate associazioni significative tra grassi saturi alimentari totali, acido laurico, acido miristico, acido stearico, acido palmitico, nonché monoinsaturi e polinsaturi, e incidenza di episodi cardiovascolari.
Inoltre, le sostituzioni di grassi totali o grassi saturi alimentari con altri macronutrienti non sono state associate al rischio di malattie cardiovascolari.
“In questo studio non sono state trovate associazioni significative tra grassi alimentari e rischio di malattie cardiovascolari. Considerando il corpo emergente della letteratura che suggerisce l’assenza di associazione tra grassi e rischio di episodi cardiovascolari, sembra essere essenziale riconsiderare le raccomandazioni dietetiche relative a diete a basso contenuto di grassi per prevenire le malattie cardiovascolari”, si legge tra le conclusioni.
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