Il latte materno è anche un antibiotico naturale
Esiste una sostanza presente nel latte materno che elimina i batteri dannosi e agevola la proliferazione di quelli buoni: lo rivela una ricerca accademica.
Glicerolo monolaurato oppure GML: questo è il nome della sostanza che permette al latte materno di proteggere i neonati da virus e infezioni. A rivelarlo è una ricerca condotta dal prof. Donald Leung del National Jewish Health e pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Il GML è presente nel latte umano in una misura superiore di 20 volte rispetto al latte bovino e svolge un’azione antibatterica e antinfiammatoria paragonabile a quella degli antibiotici.
Il latte materno uccide i batteri, ma soltanto quelli “cattivi”. A differenza degli antibiotici, infatti, il GML svolge un’attività di “selezione dei germi” eliminando i batteri dannosi e favorendo la proliferazione dei batteri positivi come lattobacilli e bifidobatteri.
Latte materno e batteri: lo studio
Gli esperti hanno testato latte materno e latte bovino su varie tipologie di batteri per valutarne gli effetti. A differenza di quello artificiale, il latte umano si è rivelato in grado di uccidere germi particolarmente insidiosi, tra cui:
- Stafilococco aureo (Staphylococcus Aureus);
- Bacillus subtilis (chiamato anche bacillo del fieno o dei pascoli);
- Escherichia coli;
- Clostridium perfringens.
Non solo. Gli studiosi hanno provato a rimuovere il GML e altre sostanze lipofiliche dal latte materno osservando una perdita di attività antibatterica. Viceversa, l’aggiunta di GML ha fatto sì che anche il latte artificiale diventasse antimicrobico.
Tuttavia, secondo gli autori dello studio, le ricerche future dovranno chiarire se l’integrazione del GML al latte bovino e al latte artificiale possa risultare realmente utile ai neonati.
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