Lo zinco può aiutare nel trattamento dei disturbi del gusto?

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mordere peperoncino

Lo zinco può aiutare nel trattamento dei disturbi del gusto?

Prova a rispondere una ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition and Metabolism.

Il gusto è una funzione importante del nostro corpo, non solo per la piacevole sensazione che proviamo quando mangiamo qualcosa di buono, ma anche perché può influenzare la nostra salute e la qualità della vita. Il nostro senso del gusto, infatti, ci permette di distinguere il dolce, il salato, l’acido e l’amaro, ma anche di percepire la consistenza, la temperatura e l’odore del cibo.

I disturbi del gusto possono essere causati da diversi fattori, come farmaci, infezioni o carenza di zinco

Quest’ultimo è un elemento importante per il funzionamento delle papille gustative e la carenza di zinco è associata alla perdita del gusto. Nonostante le evidenze scientifiche suggeriscano questa correlazione, mancano prove di un trattamento efficace nella pratica clinica.

Per questo motivo, è stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi sull’efficacia dell’integrazione di zinco nel prevenire e trattare i disturbi del gusto in pazienti carenti di questo minerale, disturbo del gusto idiopatico o disturbo del gusto secondario a insufficienza renale cronica.

Lo studio

Sono stati inclusi solo studi di controllo randomizzati, con partecipanti adulti di almeno 18 anni che non hanno ricevuto chemioterapia e radiazioni mentre non sono stati inclusi bambini, donne incinte o affetti da disturbi del gusto indotti dall’uso di droghe o dal raffreddore comune. 

Una parte dei volontari ha ricevuto un trattamento a base di zinco per la prevenzione e il trattamento dei disturbi del gusto, un’altra parte ha ricevuto una soluzione placebo.

ESITI – I risultati della meta-analisi hanno mostrato che l’integrazione di zinco ha migliorato il disturbo del gusto nei gruppi di intervento rispetto ai controlli. Sono stati inclusi 12 studi randomizzati controllati, per un totale di 938 soggetti adulti provenienti da diverse parti del mondo.

Sebbene gli studi inclusi nella revisione presentino alcune limitazioni in termini di rischio di bias, gli effetti benefici dell’integrazione di zinco sono stati significativi. Tuttavia, sostengono gli autori, ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati e stabilire i dosaggi ottimali e le modalità di somministrazione del minerale. 

Inoltre, è importante sottolineare che l’integrazione di zinco non dovrebbe essere considerata una cura sostitutiva ma come un aiuto complementare alla terapia medica tradizionale. Pertanto, è importante consultare sempre un medico prima di assumere integratori di zinco o di qualsiasi altro nutraceutico.

FONTE: Journal of Nutrition and Metabolism

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