Vita sedentaria e adolescenti: aumenta rischio depressione
L’attività fisica può essere uno strumento per prevenire la depressione i cui sintomi possono iniziare a manifestarsi dai 18 anni in poi: lo rivela uno studio.
Gli adolescenti che preferiscono una partita di calcetto o semplicemente una passeggiata all’aria aperta rispetto ad una lunga ed interminabile sessione di chat sul cellulare seduti sul proprio divano hanno un rischio minore di cadere in depressione da adulti. Chiaramente si tratta di una provocazione, ma fino ad un certo punto. Infatti, uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Psychiatry ha evidenziato che anche nei ragazzi l’attività fisica rappresenta un efficace strumento di prevenzione dei sintomi depressivi.
Diversi studi avevano già evidenziato i benefici derivanti dell’esercizio fisico sulla prevenzione dei disturbi dell’umore negli adulti, ma l’interesse accademico non aveva ancora posto l’attenzione sulla relazione tra sedentarietà e depressione negli adolescenti. E gli studi che finora erano stati condotti su questo argomento avevano adottato una metodologia di misurazione dell’attività fisica basata sull’auto-misurazione dei partecipanti.
Adolescenti, attività fisica e depressione: lo studio
I ricercatori dell’University College di Londra coordinati dal prof. Aaron Kandola hanno raccolto dati oggettivi – ottenuti attraverso un accelerometro fornito ai partecipanti – per quanto riguarda l’attività fisica di oltre 4 mila ragazzi giovanissimi. Al fine di comprendere meglio l’evoluzione dei modelli di sedentarietà e di esercizio fisico nel tempo, gli esperti hanno suddiviso i dati dei partecipanti in tre categorie temporali, nello specifico 12, 14 e 16 anni.
GLI ESITI – Il primo esito riscontrato è che dai 12 ai 16 anni il tempo di sedentarietà è aumentato mediamente di oltre 90 minuti al giorno. Ad ogni ora in più di comportamento sedentario era associato un punteggio di depressione più alto tra l’8% e l’11% all’età di 18 anni. E viceversa, ovvero un’ora in più di attività fisica al giorno, anche leggera come ad esempio passeggiare, riduceva il rischio di depressione nella stessa percentuale.
Esiti che supportano le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla durata ideale di movimento fisico, anche leggero, che dovrebbero fare gli adolescenti di almeno un’ora al giorno.
“L’identificazione dei principali fattori del comportamento sedentario negli adolescenti, nonché delle potenziali fonti di attività fisica leggera nella loro vita quotidiana, potrebbe migliorare la progettazione di strategie di prevenzione alla depressione”, concludono gli autori.
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