Udito e alimenti: ecco 5 cibi alleati delle orecchie
Adottare una sana ed equilibrata alimentazione rappresenta una strategia di benessere a 360° con benefici che si manifestano sotto tanti punti di vista, anche per la salute dell’udito. Ecco alcuni cibi che si sono rivelati particolarmente utili per preservare le orecchie dall’usura del tempo.
Fare le scelte giuste a tavola può contribuire a preservare la salute del nostro udito dall’inevitabile calo dovuto agli anni che passano. Anche nel caso della perdita uditiva, infatti, una corretta alimentazione può rappresentare una strategia di prevenzione. Forse non in maniera diretta, ma incentivando alcuni meccanismi positivi in grado di migliorare la circolazione sanguigna e di preservare integre le strutture di micro vasi e nervi coinvolti nel naturale processo di ascolto.
Da questo punto di vista, la ricerca nutraceutica ha rilevato alcune proprietà e sostanze nutrienti che esercitano effetti virtuosi per perseguire questo specifico scopo di benessere uditivo.
Cosa mangiare per migliorare l’udito?
Tra i cibi che hanno manifestato maggiore attitudine a preservare un buon udito, è possibile menzionare alcuni di essi particolarmente efficaci:
- Broccoli: la motivazione è riconducibile all’elevata concentrazione di acido folico (vitamina B9), un elemento che a più riprese ha manifestato la capacità di attutire i danni uditivi ai pazienti che già presentavano una perdita uditiva;
- Pesce azzurro: come spesso abbiamo riferito su questo blog sulla base degli esiti di molteplici studi accademici, il merito è dovuto all’elevata concentrazione di acidi grassi omega 3. Nel 2010, uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha suggerito un’associazione virtuosa tra consumo regolare di salmone, sgombro e altri prodotti ittici ed un rischio del 14% inferiore di sviluppare presbiacusia, ovvero la perdita uditiva dovuta all’usura del tempo;
- Piselli e fagioli: in quanto eccellenti fonti di magnesio, un minerale che supporta il benessere cerebrale e che, secondo alcune ricerche, sembra essere in grado di proteggere le cellule deputate a trasmettere il suono dall’esterno al cervello (cellule ciliate) dai possibili danni riconducibili ad inquinamento acustico ed esposizione ai rumori;
- Frutta secca: noci, nocciole e mandorle contengono alte concentrazioni di potassio, altro minerale fondamentale per la circolazione sanguigna. E, nello specifico, per il corretto afflusso di sangue verso le zone in prossimità delle orecchie.
- Semi di sesamo: si tratta di una delle fonti alimentari con maggiore contenuto di zinco che, dal canto suo, è fondamentale per il sistema immunitario, riducendo quindi il rischio di infezioni alle orecchie che potrebbero avere ripercussioni (temporanee o permanenti) anche sulle capacità uditive. Inoltre, sembra che lo zinco possa incrementare la protezione dell’apparato uditivo dalla spiacevole prospettiva dell’ipoacusia improvvisa, ovvero di una perdita uditiva che avviene in maniera repentina.
Ad ogni modo, come accennato in precedenza, consumare abitudinariamente i cibi appena elencati, badando alle quantità e a mangiarli con una giusta alternanza, fa senz’altro bene alla salute sotto tanti punti di vista. E di udito, verrebbe da ironizzare.
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