Turni di notte ed impatto su appetito, glucosio e insulina

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Turni di notte ed impatto su appetito, glucosio e insulina

Una ricerca brasiliana ha raccolto i dati di 10 agenti di polizia per comprendere l’impatto del turno notturno sul comportamento alimentare.

Com’è noto, alcuni lavori prevedono estenuanti turni di notte che inevitabilmente si ripercuotono su diversi aspetti relativi al benessere della persona. Innanzitutto, viene da pensare a quanto uno stile di vita del genere possa incidere sul ritmo sonno-veglia e sulla salute mentale di chi svolge continuativamente lavori simili (o di chi lo ha fatto in passato per diversi anni).

Ma c’è anche un altro aspetto da considerare, non sempre valutato quando si parla di lavori notturni: l’impatto sul comportamento alimentare e le possibili conseguenze per la salute cardiovascolare. Fare chiarezza a riguardo diventa una necessità per sensibilizzare lo stesso lavoratore e per intraprendere nuove strategie di prevenzione. 

A questo proposito, un team di studiosi dell’Università Federale di Uberlândia, in Brasile, ha condotto uno studio proprio con l’obiettivo di indagare sull’influenza del digiuno durante il turno di notte su appetito, livelli di glucosio e insulina il giorno successivo.

Lo studio

Gli autori hanno coinvolto 10 agenti di polizia di sesso maschile che hanno effettuato il turno notturno. 

I partecipanti sono stati testati in tre diverse condizioni separate da almeno 6 giorni:

  • due notti di digiuno durante il turno di notte;
  • due notti che prevedevano il consumo di un pasto standardizzato durante il turno notturno (678 ± 42 kcal consumate a ~ 0200 h);
  • due notti di sonno.

La mattina dopo, sono stati valutati gli indici di glicemia, insulina e fame mentre l’assunzione di cibo è stata valutata utilizzando un registro alimentare.

ESITI – L’assunzione di cibo nella fase del pasto di prova, in particolare di proteine ​​e grassi, era maggiore dopo il digiuno durante il turno di notte rispetto alla norma mentre i punteggi relativi all’appetito erano inferiori dopo la condizione di digiuno notturno rispetto alla seconda fase di pasto e alla condizione di sonno.

Inoltre, insulina e HOMA-IR (indice insulino resistenza) erano più bassi al mattino dopo la fase di digiuno notturno.

Il digiuno durante il turno di notte porta non solo a un maggiore apporto di energia e macronutrienti sia al mattino presto dopo il lavoro che per tutta la giornata successiva, ma anche a livelli più bassi di insulina e HOMA-IR al mattino”, concludono gli autori.

FONTE: European Journal of Nutrition

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Comments (1)

  • Savio rispondere

    Grazie per aver condiviso questo interessante articolo informativo sull’impatto dei turni di notte sull’appetito.
    Trovo molto utili le informazioni che hai fornito su come il nostro corpo può essere influenzato dai cambiamenti nei nostri ritmi e su come possiamo prenderci cura di noi stessi durante i turni di notte.
    E’ un ottimo punto di partenza per capire come posso migliorare la mia alimentazione e convivere meglio con i miei turni di lavoro notturni!
    Grazie

    28 Dicembre 2022 a 16:19

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