Sindrome metabolica: sintomi, criteri diagnostici e rimedi

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Sindrome metabolica: sintomi, criteri diagnostici e rimedi

Tutto quello che c’è da sapere sulla sindrome metabolica: definizione, cause, sintomi, criteri diagnostici, rimedi e alcuni suggerimenti.

La sindrome metabolica è una condizione clinica caratterizzata dalla diagnosi di almeno tre fattori di rischio cardiovascolare tra cui diabete, ipertensione e girovita extralarge

Sempre più diffusa tra la popolazione occidentale, complici le cattive abitudini alimentari e la sedentarietà che caratterizzano lo stile di vita metropolitano, questa condizione non deve assolutamente essere presa sottogamba in quanto può avere delle ripercussioni pericolose per la salute. Nello specifico, può essere la causa scatenante di episodi cardiaci (soprattutto infarto) ed ictus

Trattandosi di un quadro clinico abbastanza complesso, può essere utile fare chiarezza su definizione, cause, sintomi, criteri, strategie di prevenzione, rimedi naturali e altre informazioni. 

Cos’è la sindrome metabolica?

Come accennato in precedenza, si definisce sindrome metabolica – o sindrome da insulino-resistenza – una situazione in cui vengono diagnosticate almeno tre alterazioni clinicamente significative del profilo lipidico

Introdotta nel lessico medico sin dal 1988 in seguito ad un meeting medico-scientifico in cui Gerald Reaven definì con il termine “Sindrome X” una combinazione di anomalie derivanti dalla resistenza all’insulina, la sindrome metabolica fu riconosciuta dieci anni dopo quando l’OMS propose dei criteri diagnostici in grado di portare a una diagnosi clinica ufficiale.

L’OMS mise l’accento sulla pericolosità della coesistenza di diversi fattori di rischio cardiovascolare, definendo la resistenza all’insulina un requisito necessario affinché si potesse parlare di sindrome metabolica. Gli altri due criteri, subordinati a quello prioritario, dovevano riguardare alterazioni dei normali livelli di pressione sanguigna, colesterolo HDL e obesità addominale

Successivamente, la prospettiva medica sull’argomento è diventata meno grezza ed è stata posta l’attenzione sullo stato metabolico di base del paziente. Fino ad arrivare all’approccio attuale, maggiormente focalizzato sulla situazione medica della singola persona.

Cause e fattori di rischio

Le cause della sindrome metabolica possono essere riconducibili allo stile di vita o a fattori genetici.

Un’alimentazione scorretta all’insegna di un consumo eccessivo di zuccheri semplici e grassi saturi oppure l’eccessiva sedentarietà, e soprattutto la combinazione di entrambi, rappresentano sicuramente le motivazioni principali alla base della diffusione a macchia d’olio di questa condizione.

Altri fattori correlati possono essere anamnesi familiari di diabete di tipo 2, sindrome dell’ovaio policistico, appartenenza a gruppi etnici ad alto rischio e  steatosi epatica (fegato grasso).

Sintomi

La sindrome metabolica, di norma, non presenta sintomi. Tuttavia, rientrando nella categoria dei disturbi cardiovascolari, potrebbero talvolta manifestarsi alcuni dei sintomi più ricorrenti delle patologie cardiache o delle vasculopatie, tra cui:

  • gonfiore degli arti inferiori;
  • affaticamento;
  • sensazione di stordimento;
  • palpitazioni.

Essendo, quindi, una condizione sfuggente dal punto di vista dei sintomi, soltanto un medico sarà in grado di eseguire un’accurata diagnosi.  

Criteri diagnostici della sindrome metabolica

La diagnosi della sindrome metabolica passa per l’individuazione di almeno tre dei seguenti criteri:

  • glicemia a digiuno superiore ai 100 mg/dl;
  • indice di massa corporea (IMC) maggiore e superiore a 30 kg/;
  • pressione minima (diastolica) superiore o uguale a 85 mmHg e pressione massima (sistolica) superiore o uguale a 130 mmHG;
  • valore dei trigliceridi superiore o uguale a 150 mg/dl (1,7 mmol/l);
  • colesterolo HDL inferiore ai 40 mg/dl negli uomini e inferiore ai 50 mg/dl nelle donne.

Ciò non significa che presentare questi parametri sia necessariamente un segnale di sindrome metabolica, motivo per cui ribadiamo la necessità di un consulto medico.  

Prevenzione e rimedi naturali

Le strategie di prevenzione e contrasto della sindrome metabolica riguardano soprattutto alcuni accorgimenti da apportare nello stile di vita

  1. Innanzitutto, diventa cruciale perdere peso e, di conseguenza, ridurre la circonferenza addominale raggiungendo un IMC tra 18,5 e 25 kg/m² ed un punto vita entro gli 80 cm per le donne ed i 94 cm per gli uomini. O, quantomeno, la raccomandazione resta quella di non superare 88 (donne) e 102 cm (uomini). 
  2. Cambiare le abitudini alimentari prediligendo cibi tipici della dieta mediterranea, quindi frutta, verdura, cereali non raffinati e pesce azzurro, senza dimenticare di condire con olio extravergine di oliva, un vero elisir di benessere cardiovascolare, a patto che non si esageri con le quantità. Stessa cosa dicasi per la frutta a guscio.
  3. Praticare più attività fisica svolgendo almeno 150 minuti di esercizio moderato alla settimana (jogging, passeggiata svelta, nuoto, ciclismo ecc.).
  4. Dormire bene, ma non troppo, riposando dalle 6 alle 8 ore al giorno;
  5. Fare ricorso ai rimedi naturali: la natura offre numerose piante ed erbe officinali in grado di intervenire attivamente sui fattori di rischio cardiovascolare. Rappresentano senz’altro un utile supporto per preservare o riconquistare un ottimo stato di salute.

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Bibliografia

  • Sindrome metabolica: Dai fattori di rischio alla gestione, Michael J. Blaha, Rajesh Tota-Maharaj, Seed, 2014.
  • Via la sindrome metabolica, Vittorio Caprioglio, Riza, 2020.
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