Semi di lino: proprietà ed estrazione dei lignani
I lignani contenuti nei semi di lino vengono utilizzati per diversi scopi di benessere: ecco una panoramica sulle loro proprietà ed i possibili metodi di estrazione.
Il lino (Linum usitatissimum) è una pianta con fiori blu che si trova in diverse parti del mondo. È stata utilizzata per molteplici scopi, in particolare come fibra tessile e coltura oleaginosa. L’estratto di olio di lino vanta molteplici proprietà e può esercitare altrettanti benefici per la salute: non a caso, si tratta di un ingrediente utilizzato frequentemente nell’industria farmaceutica, e non solo.
Anche i semi di lino sono ricchi di sostanze attive, tra cui l’acido linolenico. La composizione chimica dipende dalla cultivar, dal tempo di raccolta, dall’origine geografica e dal metodo di lavorazione post-raccolta.
Questi semi sono di grande interesse per le industrie alimentari perché conferiscono particolari proprietà funzionali agli alimenti e aumentano la loro durata di conservazione. Per esempio, la mucillagine o gomma di semi di lino è un ingrediente ideale per aumentare la consistenza, la viscosità e la stabilità di alcune bevande e stabilizzare alcuni alimenti a base di carne di maiale.
I semi di lino sono anche ricchi di lignani, che sono composti di fenolici che svolgono un ruolo nella difesa della pianta e dei semi contro malattie, agenti patogeni ed erbivori: uno studio si è soffermata sulla biodisponibilità di queste sostanze nei semi di lino, le loro proprietà ed i metodi di estrazione.
Proprietà biologiche dei lignani
I lignani hanno una forte capacità antiossidante che li rende una preziosa difesa contro lo sviluppo di malattie causate dai radicali liberi prodotti dal corpo umano. Grazie alla loro somiglianza con gli estrogeni dei mammiferi, queste sostanze hanno manifestato interessanti potenzialità antitumorali, in particolare per aiutare a curare i tumori legati al metabolismo ormonale. Possono, infatti, legarsi ai recettori degli estrogeni, riducendo così il rischio di sviluppare il cancro.
I lignani, inoltre, aiutano a ridurre notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari e sono riconosciuti come agenti antiossidanti.
I semi di lino come preziosa fonte di lignani
I semi di lino sono un’eccellente fonte di lignani: in particolare, il rivestimento del seme ne presenta un’elevata quantità. Il principale lignano presente è SDG, presente principalmente nella sua forma glicosilata e costituisce il 95% dei lignani nei semi di lino.
Tuttavia, i semi di lino contengono anche composti antinutrizionali che possono comprometterne la biodisponibilità. “Pertanto, è importante utilizzare tecniche di disintossicazione per rimuovere questi composti antinutrizionali e massimizzare la resa dei lignani nei prodotti nutraceutici”, scrivono gli autori.
Metodi di estrazione
La maggior parte dei metodi di estrazione di prodotti naturali da matrici vegetali si basa sull’uso di solventi organici, tuttavia questi metodi presentano diversi svantaggi, come il rischio chimico e il degrado dei composti sensibili al calore.
Di conseguenza, sono stati sviluppati nuovi metodi di estrazione verdi, tra cui quella assistita da ultrasuoni, assistita da microonde, assistita da enzimi, fluidi supercritici e ad alta pressione.
In ogni caso, l’estratto deve essere purificato per rimuovere i composti indesiderati e recuperare lignani di elevata purezza, osservano gli autori.
Inoltre, i lignani dei semi di lino sono stati oggetto di numerosi studi e la tecnica più utilizzata per il loro recupero è l’estrazione sequenziale, seguita da idrolisi acida, alcalina ed enzimatica, con risultati alterni.
Conclusioni
In definitiva, i semi di lino sono diventati oggetto di grande interesse nell’industria alimentare funzionale e vegana, grazie ai loro benefici per la salute. In particolare, l’attenzione si concentra sul loro potenziale terapeutico per il trattamento di malattie croniche come l’ipertensione, il diabete e le malattie cardiovascolari e neurologiche.
La ricerca ha sviluppato tecnologie per l’estrazione e la purificazione dei lignani dai semi di lino, utilizzando solventi verdi o a bassa tossicità come acqua ed etanolo. Tuttavia, è necessario continuare a studiare per sviluppare metodi di recupero più sostenibili ed efficaci per ottenere lignani purificati e disintossicati su larga scala.
Lascia un commento