Proteine vegetali o animali? Risponde uno studio

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Proteine vegetali o animali? Risponde uno studio

Una ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine evidenzia i benefici legati ad una sostituzione delle proteine animali con quelle vegetali, in particolar modo per la longevità e la riduzione del rischio di morte prematura a causa di malattie cardiovascolari.

Una dieta improntata sulle proteine vegetali al posto di quelle animali aumenta le aspettative di vita: è questa, in estrema sintesi, la conclusione di uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine. Il paper scientifico, a firma del National Cancer Institute degli Stati Uniti, ha messo in evidenza i vantaggi legati al consumo delle proteine vegetali sul rischio di mortalità – soprattutto a causa di episodi cardiovascolari – e, complessivamente, sulla longevità

Proteine vegetali e maggiore longevità rispetto alle proteine animali: lo studio

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Uno studio ha evidenziato i vantaggi per la salute legati al consumo delle proteine vegetali rispetto a quelle animali.

I ricercatori hanno condotto uno studio di coorte su un campione composto da 237.036 uomini e 179.068 donne, il periodo di osservazione è stato di 16 anni. Durante questo intervallo di tempo sono decedute circa 78 mila persone e gli studiosi hanno indagato sull’incidenza delle abitudini alimentari in relazione alle aspettative di vita e al rischio di mortalità. Soffermandosi, in particolare, sulla differenza legata al consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali, riservando un occhio di riguardo alla percentuale di decessi dovute a malattie cardiovascolari.

La raccolta dati – effettuata dal National Institutes of Health – è avvenuta tra il 1995 ed il 2011 e l’analisi è durata 2 anni, dal 2018 al 2020. Gli studiosi hanno tenuto in considerazione tutte le variabili dei partecipanti – la cui età media è di circa 62,1 anni – a partire da quelle socio-demografiche e alimentari: dall’età al livello d’istruzione, passando per lo stato civile e, ovviamente, il consumo di alcolici o di integratori alimentari. 

GLI ESITI – “Una maggiore assunzione di proteine ​​vegetali nella dieta è stata associata a una ridotta mortalità complessiva in entrambi i sessi”. Nello specifico, consumare 100 grammi in più di proteine vegetali per ogni 1.000 calorie è stato associato ad una riduzione significativa di morte prematura soprattutto a causa di malattie cardiovascolari, ma anche per altre motivazioni (infezioni, cancro ecc.). Questa correlazione è risultata valida sia per gli uomini che per le donne – seppur con qualche piccola differenza in termini percentuali – indipendentemente dalle altre variabili (fumo, consumo di frutta, diabete ecc.).

Non solo. I partecipanti – uomini e donne – che hanno sostituito il 3% delle calorie provenienti da proteine animali con proteine vegetali ha visto ridurre del 10% il rischio di mortalità generale. Inoltre, è stata riscontrata una riduzione dell’11% negli uomini e del 12% nelle donne di rischio mortalità a causa di malattie cardiovascolari. Nello specifico, sostituire proteine vegetali con le proteine dell’uovo ha fatto registrare un rischio inferiore del 24% negli uomini e del 21% nelle donne. Invece, preferirle alla carne rossa ha portato ad una riduzione del 13% negli uomini e del 15% nelle donne.

I nostri risultati forniscono prove del fatto che le modifiche dietetiche nella scelta delle fonti proteiche possono influenzare la salute e la longevità”, concludono gli autori. 

FONTE: JAMA Internal Medicine

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