Pasto vegetale ed effetti su diabete e obesità

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Pasto vegetale ed effetti su diabete e obesità

Mangiare vegetariano può aiutare chi è affetto da diabete e obesità? Prova a rispondere uno studio.

Il diabete di tipo 2 e l’obesità sono condizioni associate al dismetabolismo postprandiale, uno stato che contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle complicanze cardiovascolari. Diversi studi hanno evidenziato gli effetti preventivi e terapeutici della dieta vegetariana sul diabete, in particolare miglioramenti significativi inerenti a:

  • perdita di peso
  • gestione della glicemia
  • insulino-resistenza
  • stress ossidativo
  • secrezione di ormoni gastrointestinali 

Un team di ricercatori provenienti dall’Institute for Clinical and Experimental Medicine di Praga, in Repubblica Ceca, ha osservato le differenza nella risposta postprandiale tra un pasto a base vegetale ed un pasto convenzionale contenente carne. Nello specifico, i ricercatori hanno rivolto la propria attenzione ad alcuni parametri tra cui stress ossidativo e dicarbonilico postprandiale, marcatori infiammatori e ormoni dell’appetito.

Lo studio

Gli autori hanno raccolto i dati di 60 partecipanti maschi di nazionalità ceca, di cui 20 uomini con diabete di tipo 2, 20 uomini obesi con normale tolleranza al glucosio e 20 uomini sani. Gli uomini con diabete di tipo 2 e almeno tre segni distintivi della sindrome metabolica (30-65 anni di età; Indice di Massa Corporea 25-45 kg/m2; emoglobina glicata tra 42-105 mmol/mol) sono stati trattati solo con lo stile di vita o con agenti ipoglicemizzanti orali (metformina e/o sulfoniluree) per almeno 1 anno. 

 I criteri di esclusione erano malattie della tiroide, del fegato o dei reni, abuso di droghe o alcol, terapia farmacologica instabile o significativa perdita di peso superiore al 5% del peso corporeo nei tre mesi precedenti.

I partecipanti hanno digiunato per 10-12 ore durante la notte ed i pazienti diabetici hanno evitato i farmaci per il diabete la sera prima e la mattina della valutazione. Il pasto, affidato in maniera casuale ai gruppi, consisteva in un hamburger di carne convenzionale o in un burger vegano. Entrambi i pasti sono stati consumati con una bevanda calda contenente caffeina.

ESITI – “I risultati mostrano che un pasto a base vegetale è efficiente nel migliorare lo stress ossidativo e dicarbonilico postprandiale rispetto a un pasto convenzionale abbinato a energia e macronutrienti”, si legge dalle conclusioni. 

Nello specifico, nei soggetti con diabete di tipo 2 è stata osservata una diminuzione delle concentrazioni postprandiali di glutatione ossidato, un aumento dell’attività della glutatione perossidasi e una maggiore secrezione postprandiale di leptina dopo il consumo del pasto vegetariano rispetto al pasto che includeva carne. 

Nei partecipanti obesi, invece, il consumo del pasto vegetariano ha aumentato le concentrazioni postprandiali di glutatione ridotto e ha diminuito le concentrazioni di metilgliossale.

Risultati, quindi, che evidenziano alcuni importanti benefici per l’organismo delle persone con diabete e obesità derivanti dal consumo di un pasto vegetale. Tuttavia, precisano gli autori, “sono necessari ulteriori studi per verificare questi effetti, in particolare dopo un’aderenza a lungo termine ad una dieta a base vegetale”.

FONTE: Nutrition and Metabolism

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