Ovaio policistico e rischio cardiovascolare: lo studio
Secondo gli esiti di una ricerca statistica, le donne con sindrome dell’ovaio policistico avrebbero un maggiore rischio di eventi cardiovascolari.
La sindrome dell’ovaio policistico è la condizione endocrina più comune tra le giovani donne. Caratterizzata dalla presenza di cisti di varie dimensioni all’altezza delle ovaie, questa condizione è stata recentemente riconosciuta anche come una malattia metabolica. Le donne con ovaio policistico, infatti, a causa delle alterazioni ormonali che impone questa sindrome, mostrano una serie di fattori di rischio metabolico e vascolare, tra cui insulino-resistenza, obesità, ipertensione e dislipidemia.
Studi recenti hanno dimostrato che i marcatori surrogati di rischio cardiovascolare sono aumentati nelle pazienti con sindrome dell’ovaio policistico, compreso lo spessore dell’intima media della carotide, la disfunzione endoteliale, la calcificazione dell’arteria coronarica e la rigidità arteriosa. Tuttavia, prima di questa ricerca, non erano ancora emerse eventuali associazioni tra ovaio policistico ed eventi vascolari.
Al fine di ricavare maggiori riscontri, un team di ricercatori provenienti da Cardiff, in Galles, ha elaborato una revisione attingendo da un ampio database di pazienti britanniche.
Lo studio
Osservando i dati clinici di circa 175 mila pazienti, con età media di 29 anni, gli autori volevano stabilire il rischio relativo di infarto miocardico, ictus, angina, rivascolarizzazione e mortalità cardiovascolare per le donne con sindrome dell’ovaio policistico.
ESITI – Gli autori hanno riscontrato un rischio significativamente maggiore di eventi cardiovascolari nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico.
Nello specifico, i ricercatori hanno registrato:
- 804 eventi incidenti vascolari delle pazienti con ovaio policistico rispetto ai 522 del gruppo di controllo;
- 221 casi di infarto miocardico rispetto ai 129 dei controlli;
- 267 casi di ictus rispetto a 209 tra i controlli;
- 319 casi di angina di primo incidente rispetto ai 161 dei controlli;
- 68 decessi per cause cardiovascolari rispetto ai 63 tra i controlli.
Dai risultati ottenuti è emersa un’aumentata incidenza di eventi cardiovascolari maggiori, sia catturati come esito composito che come infarto miocardico, angina e rivascolarizzazione, delle ragazze con ovaio policistico.
“Il nostro studio ha una serie di punti di forza e limiti. I punti di forza del nostro studio includono la dimensione del campione molto ampia, il disegno controllato, l’impostazione della popolazione, il periodo di follow-up relativamente lungo e l’aggiustamento per l’IMC (indice di massa corporea) come importante fattore di confondimento nel rischio di malattia. Tuttavia, il nostro studio presenta diverse limitazioni, tra cui dati mancanti e imperfezioni di codifica dovute alla raccolta di dati dalla pratica di routine”, si apprende dal paper.
“Sono ora necessari studi longitudinali di alta qualità per comprendere qualsiasi effetto del fenotipo della malattia e dell’etnia sul rischio, e se le strategie di screening con interventi mirati possano portare a risultati cardiovascolari migliori”, concludono gli autori.
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