Osteoporosi in post menopausa: dormire poco aumenta il rischio
Il sonno breve in post menopausa “invecchia” più velocemente anca e colonna vertebrale: lo rivela uno studio statunitense.
Le donne in terza età che dormono poco hanno un rischio maggiore di ammalarsi di osteoporosi, la patologia che colpisce la densità ossea e il tessuto scheletrico. A rivelarlo è una ricerca statunitense pubblicata sul Journal of Bone and Mineral Research.
Dallo studio è emerso che il sonno breve in post menopausa, traducibile in una dormita inferiore alle 5 ore al giorno, “invecchia” più velocemente le ossa. In particolare, l’anca e la colonna vertebrale. Con questo lavoro, i ricercatori volevano dare seguito ad uno studio precedente in cui avevano evidenziato come le donne che dormivano troppo poco avessero maggiori probabilità di fratture.
Donne in post menopausa e osteoporosi: lo studio
I ricercatori hanno raccolto i dati di circa 11 mila donne in post menopausa dai 50 ai 79 anni. Le partecipanti sono state sottoposte ad una scansione completa finalizzata alla misurazione della massa ossea, inoltre hanno risposto a domande inerenti alla quantità del sonno.
L’ESITO – Prendendo come punto di riferimento le 7 ore di sonno quotidiane, gli studiosi hanno riscontrato nelle donne in post menopausa che dormivano di meno :
- una densità ossea minore in tutto il corpo, in particolare in alcune zone tra cui anca, collo e colonna vertebrale;
- il doppio delle probabilità di avere osteoporosi in tutto il corpo, il 63% in più di probabilità di averla all’anca e il 28% di averla alla colonna vertebrale;
- anche le donne che dormivano 6 ore hanno registrato un rischio leggermente aumentato di ammalarsi di osteoporosi.
Tuttavia, i ricercatori ribadiscono che questa ricerca tiene in considerazione un singolo momento temporale quindi la correlazione tra sonno breve e osteoporosi per le donne in post menopausa necessita di ulteriori approfondimenti.
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