Nisina e benefici per la cavità orale
Un team di studiosi ha riassunto i benefici esercitati dalla nisina per la salute della cavità orale.
La nisina è un peptide antimicrobico prodotto da Lactococcus lactis. Grazie alle sue proprietà fisiche, chimiche e alle eccellenti proprietà antibatteriche, la nisina è comunemente utilizzata come conservante alimentare, in particolare dei latticini.
Questa sostanza si rivela battericida contro una vasta gamma di batteri, inclusi importanti patogeni alimentari e batteri resistenti agli antibiotici. Questa sostanza presenta proprietà antibatteriche mediante un meccanismo simile a un tensioattivo cationico che utilizza una struttura anfifilica: in parole semplici, la nisina si attacca e distrugge le membrane delle cellule batteriche stimolando la formazione di pori permeabili.
Negli ultimi anni, la nisina è stata oggetto di numerosi studi nel campo della salute dentale e orale, poiché è efficace contro i microrganismi associati alla carie e alla malattia parodontale. A questo proposito, è stato condotto uno studio che ha riassunto i benefici della nisina per il benessere orale.
Esiti dello studio
Sono diverse le azioni in cui la nisina può risultare utile per il benessere della cavità orale. Per esempio, questa sostanza si è rivelata efficace nel contrastare la disbiosi orale, una condizione che può causare malattie orali e sistemiche, aiutando a mantenere l’equilibrio del biofilm della placca.
La nisina, inoltre, è stata dimostrata in grado di inibire i batteri gram-positivi associati alla carie dentale, come lo Streptococcus mutans, riducendo la loro adesione e corrosione dello smalto dei denti.
Oltre alle carie, la nisina potrebbe anche essere utile nel trattamento di patologie orali come la malattia parodontale, che è causata dalla proliferazione di batteri anaerobi. Questo batterio, infatti, pare che riesca a ridurre il numero di batteri presenti nella cavità orale, prevenendo così la progressione della malattia parodontale.
La nisina può anche essere utilizzata per prevenire infezioni batteriche durante le procedure dentistiche, come l’estrazione dei denti o l’implantologia. Poiché si tratta di una sostanza sicura per il consumo umano, si ritiene una utile alternativa agli antibiotici durante questi interventi per ridurre il rischio di infezioni batteriche.
“In conclusione, la nisina è stata utilizzata al di là del suo ruolo di conservante biologico negli alimenti. Ad oggi, le varianti di nisina sono ora disponibili in elevata purezza da molti fornitori commerciali. Si prevede che saranno condotti ulteriori studi sulle diverse applicazioni della nisina per ottimizzare ulteriormente le proprietà della nisina e promuovere il suo ruolo importante nel mantenimento della salute orale”, si legge tra le conclusioni degli autori.
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