Madri, umore ed effetti sull’alimentazione dei bambini
Un interessante studio giapponese ha approfondito le possibili correlazioni tra fenomeni depressivi nelle madri e la qualità dell’alimentazione proposta ai figli.
Alcuni studi precedenti hanno evidenziato che la depressione materna può influenzare lo sviluppo dei bambini facendoli “diventare grandi” più velocemente. Questa ricerca, invece, si è soffermata sui possibili effetti dell’umore materno sulla qualità del cibo proposta ai figli dal punto di vista delle sostanze nutrienti, e non solo.
Gli autori dello studio, un team di ricercatori giapponesi provenienti da vari centri di ricerca, hanno innanzitutto riportato un drastico calo delle nascite nel paese del Sol Levante dagli anni ‘70 in poi. “Il tasso di fertilità totale in Giappone è inferiore a 2,0 dal 1975 e l’aumento del rapporto tra la popolazione anziana (di età pari o superiore a 65 anni) e la popolazione in età riproduttiva (15-64 anni) rende difficile il mantenimento dei sistemi di sicurezza sociale, comprese le pensioni”, precisano.
Per invertire questo trend, è necessario ridurre i fattori di stress genitoriale fornendo un miglioramento dei servizi di assistenza all’infanzia, una consultazione e i sistemi di supporto per l’educazione dei figli. Cosa che le istituzioni giapponesi stanno già provvedendo a garantire in misura crescente, aggiungono gli studiosi.
Senza, però, dimenticare il prezioso apporto che possono fornire mariti, parenti e persone vicine alle madri con disturbi dell’umore. “In questo studio, sono stati esaminati gli effetti del sostegno di mariti e amici sull’assunzione alimentare dei bambini di 3 anni dopo che le madri sono state stratificate per disturbi dell’umore”, si legge tra gli obiettivi degli studiosi.
Lo studio
Gli studiosi hanno stratificato le madri in base alla presenza o assenza di disturbi dell’umore esaminando gli effetti del sostegno dei loro mariti e amici sull’assunzione alimentare dei loro bambini di 3 anni.
Questa analisi trasversale includeva 920 coppie madre-figlio esaminate presso il Centro nazionale per la salute e lo sviluppo dei bambini in Giappone. L’assunzione alimentare è stata valutata utilizzando un breve questionario e sono state effettuate misurazioni fisiche quando i bambini avevano 3 anni.
Invece, i dati sulla complicità o meno del marito nelle faccende domestiche e nella cura dei bambini, così come quelli sul livello di supporto psicologico degli amici, sono stati ottenuti tramite questionario autosomministrato.
ESITI – Le madri con il sostegno di mariti o amici avevano significativamente meno disturbi dell’umore, e questo si è tradotto con un maggiore consumo di verdure da parte dei propri figli.
In generale, il supporto di partner e amici è risultato associato ad un maggiore consumo di frutta e verdura dei bambini indipendentemente dalla presenza di depressione.
“Sebbene sia stato riportato che la presenza di problemi di salute mentale materna influisca negativamente sull’apporto nutrizionale dei bambini, gli studi precedenti non avevano preso in considerazione l’effetto dell’assistenza data alle madri con problemi di salute mentale sulla dieta dei loro figli”, aggiungono gli autori.
I risultati di questo studio, quindi, suggeriscono che il supporto per l’infanzia a disposizione della madre non ha influenzato lo sviluppo fisico del bambino, ma ne ha influenzato la qualità nell’alimentazione, indipendentemente dal fatto che le madri avessero o meno sintomi di disturbo dell’umore.
In definitiva, concludono gli autori, la partecipazione attiva della comunità alla condivisione dell’assistenza all’infanzia può alleviare lo stress delle madri e contribuire alla crescita sana dei bambini.
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