Le proteine vegetali saziano quanto la carne?
Uno studio ha valutato gli effetti postprandiali derivanti dal consumo di alcune fonti di proteine vegetali concentrandosi su alcuni parametri tra cui sazietà, ormoni intestinali e metabolismo.
Con l’aumento della popolazione mondiale viene richiesto di produrre più cibo e, di conseguenza, viene richiesto un consumo maggiore di proteine di origine animale, con tutte le conseguenze che ne derivano per l’ecosostenibilità e la salute pubblica. Pertanto, l’accesso a fonti proteiche di origine vegetale potrebbe essere un’opzione praticabile per nutrire la popolazione in aumento, a condizione che possano soddisfare il fabbisogno di aminoacidi, siano sazianti e accettabili.
Per questo motivo, gli autori hanno analizzato gli effetti di alcune fonti di proteine vegetali come grano saraceno, fava, piselli, canapa e lupini e le differenze rispetto alla carne di manzo, concentrandosi su alcuni biomarcatori tra cui sazietà, ormoni intestinali, aminoacidi, metaboliti vegetali, biodisponibilità e metabolismo.
Lo studio
Dieci soggetti (n = 3 uomini; n = 7 donne; 42 ± 11,8 anni di età; BMI 26 ± 5,8 kg/m2) hanno partecipato a sei interventi acuti indipendenti di 1 giorno. Ogni pasto somministrato ai volontari conteneva 30 g di proteine vegetali degli alimenti prima menzionati. I campioni di sangue sono stati raccolti durante le 24 ore e i questionari VAS nel giro di 5 ore dal pasto.
ESITI – Per quanto riguarda la quantità di aminoacidi plasmatici non sono state osservate sostanziali differenze tra alimenti animali e vegetali. La farina di grano saraceno è stata la più saziante (punteggi di fame di 300 minuti, p < 0,05) mentre un aumento significativo del plasma GLP-1 è stato riscontrato per il consumo di canapa rispetto agli altri pasti a base vegetale.
Inoltre, sono stati riscontrati diversi metaboliti plasmatici associati ad alcune tendenze ormonali dopo il consumo di farina di canapa.
“Le piante sono preziose fonti di aminoacidi che promuovono la sazietà. L’impatto della canapa e del grano saraceno sull’ormone GLP-1 e, rispettivamente, sugli aminoacidi BCAA (Leucina, Isoleucina, Valina) dovrebbe essere ulteriormente esplorato in quanto potrebbe essere rilevante per l’aiuto e la prevenzione di malattie croniche come il diabete di tipo 2”, concludono gli autori.
In definitiva, il presente lavoro suggerisce che le piante possono rappresentare anche fonti vitali di proteine alimentari e rafforza le attuali raccomandazioni di aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale.
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