Inulina: proprietà energizzanti e anti-obesità

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Inulina: proprietà energizzanti e anti-obesità

Un team di studiosi giapponesi ha indagato sull’azione energizzante e anti-obesità dell’inulina, una fibra solubile di origine vegetale, attraverso una sperimentazione in laboratorio condotta su un campione di topi.

L’inulina è una fibra alimentare solubile presente in diversi prodotti ortofrutticoli, tra cui topinambur, aglio, cipolla, carciofi, banana e avocado, nota soprattutto per le sue proprietà energizzanti e anti-obesità. È stato dimostrato, infatti, che la supplementazione di inulina esercita un’azione anti-obesità prebiotica, che si manifesta con un miglioramento dell’obesità, del livello di glucosio nel sangue e del metabolismo dei lipidi.

L’inulina, quindi, rappresenta una fonte di energia mentre i metaboliti, come gli acidi grassi a catena corta, prodotti nell’intestino attraverso la fermentazione batterica da essa indotta esercitano l’effetto anti-obesità.

Per studiare a fondo la sua dualità, considerando i suoi elevati valori calorici (1,5 kcal/g), abbiamo condotto un esperimento di alimentazione che prevedeva l’integrazione di inulina con una dieta ricca di grassi e ricca di saccarosio”: questo l’obiettivo di un team di studiosi dell’Università di Medicina della Prefettura di Kyoto.

Lo studio

Un campione di topi maschi di otto settimane sono stati alimentati con una dieta ricca di grassi o ricca di saccarosio contenente maltodestrina o inulina per 12 settimane. 

Gli autori hanno valutato la tolleranza al glucosio e il dispendio energetico utilizzando la calorimetria indiretta, i metaboliti completi nel contenuto del digiuno, le feci e il siero della vena porta utilizzando la spettrometria di massa della gascromatografia e i cambiamenti istologici nel tessuto adiposo.

ESITI – Il gruppo che ha ricevuto inulina ha mostrato una riduzione del tessuto adiposo viscerale e una dimensione più piccola dell’adipocita viscerale. Ha anche mostrato una migliore tolleranza al glucosio e un aumento del dispendio energetico.

Riflettendo i risultati della fermentazione, l’analisi metabolomica ha rivelato un aumento del contenuto di acido succinico e di acidi grassi a catena corta sia nelle feci che nel siero della vena porta nel gruppo dell’inulina.

“I nostri risultati dimostrano due punti importanti. In primo luogo, l’inulina riduce la massa del tessuto adiposo viscerale e migliora la tolleranza al glucosio, anche se non ha alcun effetto sull’intero peso corporeo. In secondo luogo, abbiamo valutato l’effetto dell’inulina nella condizione di abbinamento calorico considerando le calorie prodotte dalla fermentazione delle fibre solubili nell’intestino”.

In conclusione, l’inulina sembra regolare il metabolismo energetico e la qualità degli adipociti nel tessuto adiposo viscerale e migliora la tolleranza al glucosio alterando i metaboliti intestinali.

FONTE: Nutrition and Metabolism

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