L’importanza del sonno nei bambini: previene ansia e depressione
I bambini che dormono una giusta quantità di ore hanno meno possibilità di avere problemi dell’umore come ansia e depressione, ma non solo: lo rivela uno studio pubblicato su JAMA Network Open.
Quantità e qualità del sonno sono importanti a prescindere dall’età. A dimostrarlo ci sono numerosi studi e, in generale, l’esperienza di ogni giorno. Dormire bene, infatti, aiuta la memoria, migliora lo stato d’animo, fortifica il sistema immunitario e non solo. Un team di ricercatori norvegesi si è soffermato sui benefici a lungo termine per i bambini in età scolastica che dormono una giusta quantità di ore. Soprattutto nella prevenzione di problematiche dell’umore e del comportamento, in particolare di ansia, depressione e iperattività.
Le precedenti ricerche sulla possibile correlazione tra durata del sonno dei più piccoli e disturbi psichiatrici avevano sposato un approccio di tipo osservazionale, basato quindi sull’osservazione del fenomeno e la somministrazione di questionari di autovalutazione. Gli esperti norvegesi, invece, dopo aver raccolto i dati di bambini provenienti dalla città di Trondheim hanno assunto una prospettiva per individuare un eventuale rapporto di causa-effetto.
Bambini e durata del sonno: lo studio
I ricercatori hanno osservato 799 bambini in età scolare nati tra l’1 gennaio 2003 e il 31 dicembre 2004. I bambini – dai 4 ai 12 anni – sono stati seguiti con una cadenza biennale.
Per misurare la durata del sonno, gli autori dello studio hanno utilizzato un accelerometro triassiale, ovvero un piccolo aggeggio attaccato all’anca che misura l’accelerazione in tre dimensioni. Questo apparecchio è stato indossato dai bambini per una settimana intera 24 ore su 24 tranne quando dovevano andare in bagno o lavarsi. Lo strumento, associato ad un algoritmo, ha consentito di calcolare oggettivamente la durata del sonno notturno dei piccoli partecipanti.
Invece, per la misurazione dei sintomi psichiatrici sono stati adoperati i protocolli PAPA e CAPA, ovvero interviste cliniche semi-strutturate – in cui sono coinvolti anche i genitori – utilizzate per le valutazioni di questo genere destinate a bambini e adolescenti. I sintomi sono stati classificati in due categorie:
- emotivi: ansia, depressione, fobia sociale ecc.
- comportamentali: iperattività, deficit di attenzione, disturbo della condotta ecc.
L’ESITO – Gli esperti hanno scoperto un’associazione tra riduzione delle ore di sonno nei bambini e comparsa di sintomi di ansia, depressione o problematiche comportamentali dopo due anni. Deficit comportamentali che sono stati riscontrati soprattutto nei maschi, un po’ meno nelle ragazze, a differenza dei disturbi dell’umore che sono emersi in entrambi i sessi. Tuttavia non è stata rilevata l’associazione opposta, ovvero i disturbi psichiatrici non sono risultati correlati alla riduzione del sonno.
Pur riconoscendone alcune limitazioni metodologiche, tra cui l’approccio statistico e l’utilizzo di interviste diagnostiche, gli autori rivendicano l’importanza di uno studio che ha il merito di evidenziare come la giusta durata di sonno nei bambini possa rappresentare una forma di prevenzione ai disturbi dell’umore.
Il prossimo step sarà quello della sperimentazione.
Qual è la giusta durata di sonno per i bambini?
Dipende dalla fascia d’età. Sleepfoundation.org raccomanda per i bambini dai 3 ai 5 anni una durata ideale di sonno notturno che va dalle 10 alle 13 ore mentre i bambini dai 6 ai 13 anni dovrebbero dormire dalle 9 alle 11 ore a notte.
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