Il tè aiuta a prevenire le infezioni respiratorie?

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tazza tè

Il tè aiuta a prevenire le infezioni respiratorie?

Prova a rispondere uno studio che ha indagato sui presunti effetti protettivi del tè attraverso un approccio causale: ecco gli esiti. 

Diversi studi osservazionali suggeriscono che bere il possa ridurre il rischio di infezioni del tratto respiratorio inferiore. Per infezioni delle basse vie respiratorie s’intendono condizioni come bronchioliti e polmonite: due delle principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo che colpiscono in particolare gli adulti di età superiore ai 70 anni e i bambini di età inferiore ai 5 anni.

Due studiosi dell’Anhui Medical University, in Cina, hanno approfondito i possibili effetti protettivi riconducibili al consumo di tè andando oltre l’osservazione statistica e adottando un approccio che consentisse di rilevare le cause dei benefici attraverso una randomizzazione mendeliana a due campioni. Questo metodo, infatti, consente di esplorare a fondo le possibili componenti genetiche alla base di un’associazione tra due variabili: in questo caso, tè e infezioni delle basse vie respiratorie.

Lo studio

L’importante database sull’intero genoma della UK Biobank è stato utilizzato per identificare i polimorfismi a singolo nucleotide, ovvero piccole variazioni genetiche che rappresentano dei tratti distintivi per una patologia o un determinato comportamento: nello studio, sono stati presi in considerazione i polimorfismi associati all’assunzione di una tazza di tè in più ogni giorno. 

Le statistiche riassuntive per bronchite acuta, bronchiolite acuta, bronchiectasie, polmonite, influenza e polmonite sono state derivate dal database FinnGen, una sorta di banca dati contenente informazioni e campioni biologici sulla popolazione finlandese.

ESITI – Bere una tazza di tè in più al giorno riduce il rischio di bronchiectasie, polmonite e influenza, ma non di bronchite acuta e bronchiolite acuta. Le analisi di sensibilità hanno mostrato che nessuna eterogeneità e pleiotropia potrebbero influenzare i risultati.

A detta degli autori, diversi potenziali meccanismi biologici possono spiegare l’associazione inversa tra l’assunzione di tè e le infezioni del basso tratto respiratorio. Queste infezioni, infatti, sono generalmente causate da vari microrganismi patogeni e studi sperimentali hanno indicato che il tè può essere efficace contro molti microrganismi Gram-positivi e Gram-negativi, nonché contro alcuni virus, funghi e parassiti

I polifenoli sono i componenti più importanti del tè, che esercitano effetti antimicrobici danneggiando la membrana cellulare batterica, inibendo la sintesi degli acidi grassi, l’attività enzimatica e l’infiammazione. Inoltre, i polifenoli possono anche legarsi alla molecola di emoagglutinina del virus, inibendo così l’assorbimento del virus alle cellule ospiti e prevenendone l’assemblaggio o la lisi di maturazione.

In sintesi, il nostro studio ha scoperto che una tazza di tè in più al giorno predetta geneticamente può essere associata in modo causale al ridotto rischio di bronchiectasie, polmonite e influenza e polmonite. La scoperta di questo studio ha fornito nuove prove per la prevenzione e il trattamento di queste infezioni”, concludono gli autori.

FONTE: European Journal of Nutrition

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