Il ruolo anti-invecchiamento degli alimenti

Torna a Blog
verdura broccoli pomodori

Il ruolo anti-invecchiamento degli alimenti

Un team di studiosi ha indagato sulle caratteristiche dei cibi che hanno manifestato un potenziale interessante nell’aumentare le aspettative di vita.

L’associazione tra alimenti e invecchiamento è molto discussa dalla ricerca scientifica, in particolare dal filone della nutraceutica che indaga sul potenziale terapeutico dei cibi e dei suoi composti bioattivi. Sebbene non siano stati ancora identificati alimenti o nutrienti specifici negli alimenti legati alla longevità, stando alle attuali evidenze scientifiche emerge che il consumo di alimenti relativamente ricchi di antiossidanti sia in grado di ridurre la mortalità.

Regimi alimentari e longevità

La dieta mediterranea, per esempio, sembra essere particolarmente efficace per promuovere il benessere. Uno studio pubblicato recentemente sul Journal of Epidemiology ha persino stimato una durata media della vita più lunga di 9 anni tra coloro che seguono questo regime alimentare.

Il dato non sorprende più di tanto: le diete mediterranee, infatti, sono ricche di verdure, legumi, frutta, noci, cereali, frutti di mare e olio d’oliva. Inoltre, sono anche a basso contenuto di grassi saturi, latticini e carne.

Un altro regime alimentare che ha manifestato effetti virtuosi sulla longevità è la dieta giapponese, registrata in quanto tale come “Patrimonio immateriale dell’umanità” nel 2013. In uno studio di coorte su soggetti giapponesi, il consumo di cibo giapponese (tra cui riso, zuppa di miso, alghe, cetrioli, verdure verdi e gialle, pesce, tè verde, manzo, maiale e caffè) è stato associato a una sopravvivenza prolungata. 

Altri studi di coorte hanno anche riportato che il consumo della dieta giapponese riduce la mortalità per tutte le cause, specialmente tra le donne. Ad ogni modo la definizione di cibo giapponese negli studi di coorte è ancora poco chiara e varia.

Antiossidanti, nutrienti e mortalità

Tra le varie teorie sull’invecchiamento, la teoria del danno ossidativo è stata una delle teorie più condivise, con molte prove sperimentali quantitative. Tuttavia, allo stato attuale della tecnologia scientifica, è difficile identificare gli effetti dei singoli antiossidanti su “invecchiamento” e “mortalità”, che coinvolgono fattori complessi, e ci sono pochi rapporti diretti.

Le vitamine, per esempio, sono sostanze essenziali per gli animali e per l’uomo. Agiscono come cofattori e precursori degli enzimi nella regolazione dei processi metabolici, non forniscono energia e sono essenziali per il corpo umano. Il corpo ha bisogno di un apporto di vitamine attraverso la dieta, tra le quali le vitamine A, C ed E sono chiamate “vitamine antiossidanti”, e il loro rapporto con l’invecchiamento è di grande interesse.

Anche i flavonoidi, come per esempio la quercetina, presentano effetti antiossidanti e antinfiammatori.  Stessa cosa dicasi per gli antociani.

Un’altra sostanza naturale spesso attenzionata dalla ricerca è il resveratrolo, un polifenolo noto per avere una forte capacità antiossidante negli studi in vitro.

In definitiva, la maggior parte degli studi di coorte suggeriscono che i componenti antiossidanti degli alimenti possono influenzare la durata della vita; tuttavia, non ci sono prove dirette e l’effetto rimane poco chiaro. 

Si prevede che in futuro verranno sviluppate nuove tecnologie che possano dimostrare che i singoli antiossidanti alimentari hanno il potenziale per prolungare la durata della vita; inoltre, la tecnologia può valutare il rapporto tra l’invecchiamento e l’alimento nel suo insieme, che è composto da vari antiossidanti alimentari.

FONTE: Nutraceuticals

coohesion logo

LEGGI ANCHE: Tè e proprietà anti-aging

LEGGI ANCHE: Mangiare sano allunga la vita degli anziani

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna a Blog