Il caffè è alleato del cuore: lo rivela uno studio italiano
Un team di ricercatori italiani, autori dello studio “Moli-sani”, ha evidenziato l’effetto protettivo del caffè dalle malattie cardiovascolari.
Negli ultimi anni, il caffè è stato al centro di molteplici studi accademici finalizzati ad indagarne scientificamente gli effetti sulla salute: l’ultima ricerca è made in Italy e ne ha evidenziato i benefici per il benessere cardiovascolare e, più in generale, per le aspettative di vita.
Altre ricerche recenti, che abbiamo riportato su questo blog, si erano soffermate su aspetti più “veniali” derivanti dal consumo di caffè come l’insorgenza di emicrania riconducibile ad un consumo quotidiano eccessivo oppure l’individuazione del miglior momento della giornata per ridurre l’impatto della bevanda sui livelli di glicemia.
Gli autori dello studio intitolato “Moli-sani”, invece, hanno adottato un approccio più ambizioso osservando l’influenza dell’assunzione quotidiana di caffè sul tasso di mortalità prematura.
I numeri dello studio
I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 20mila partecipanti raccolti tra il 2005 ed il 2010. All’inizio dello studio, i volontari erano tutti soggetti sani, senza malattie cardiovascolari o forme tumorali, e sono stati osservati per un periodo, in media, di poco più di 8 anni.
La raccolta delle informazioni è avvenuta tramite questionari e l’unità di misura presa in considerazione per il consumo di caffè è stata una tazzina di espresso italiano da 30 ml.
GLI ESITI – “Il consumo moderato (3-4 tazzine al giorno) di caffè all’italiana era associato a minori rischi di mortalità per tutte le cause e, in particolare, di malattie cardiovascolari”.
Verosimilmente, aggiungono gli autori, il biomarcatore NT proBNP svolge un ruolo di mediazione tra assunzione di caffè e fattori di rischio cardiovascolare.
Le prossime ricerche dovranno chiarire ulteriormente il meccanismo biologico alla base di questa osservazione statistica.
FONTE: The Journal of Nutrition
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