Frutta secca e ipertensione: quali benefici?

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Frutta secca e ipertensione: quali benefici?

Un team di ricercatori coreani ha riscontrato un effetto positivo riconducibile al consumo settimanale di una precisa quantità di frutta secca rispetto al rischio di ipertensione.

Su questo blog abbiamo già parlato delle proprietà della frutta secca, di quanta bisognerebbe mangiarne ogni giorno e dell’azione anti-aging della farina di arachidi. Uno studio recente, invece, ha posto la lente d’ingrandimento sui presunti effetti positivi derivanti dal consumo di arachidi, mandorle e pinoli rispetto alla pressione sanguigna. E alla capacità di questi alimenti di ridurre i rischi per la salute riconducibili all’ipertensione. 

Il mantenimento di livelli ottimali di pressione sanguigna può essere una strategia preventiva efficace per ridurre il carico di malattia” scrivono gli autori dello studio, un team di ricercatori provenienti dall’Hanyang University di Seoul, in Corea del Sud. Per questo motivo, l’obiettivo degli accademici era di esaminare prospetticamente l’associazione tra il consumo medio cumulativo di frutta secca e l’incidenza dell’ipertensione negli adulti coreani di età pari o superiore a 40 anni.

Lo studio

Gli autori hanno raccolto i dati di 10.347 partecipanti che all’inizio della ricerca non soffrivano di ipertensione.  Il consumo medio cumulativo di frutta secca è stato calcolato utilizzando questionari ripetuti sulla frequenza alimentare. Invece, per misurare il tasso di incidenza, è stato utilizzato un modello di regressione di Poisson.

ESITI – In totale, gli studiosi hanno riscontrato 2047 casi di ipertensione durante i circa 44 anni di osservazione dei partecipanti. Sia tra uomini che donne, un consumo medio di 15 grammi alla settimana di arachidi, mandorle e/o pinoli era inversamente proporzionale all’incidenza di ipertensione

Le conclusioni di questo studio fanno seguito ad altre ricerche precedentemente condotte su questa possibile correlazione tra consumo di frutta secca e benefici per la circolazione. Un altro studio, per esempio, ha evidenziato l’azione virtuosa di noci nel ridurre la pressione sanguigna, soprattutto per i soggetti affetti da diabete di tipo 2. 

Ad ogni modo, considerando che si tratta di alimenti con un elevato apporto calorico, è bene ricordare che non bisogna esagerare con le quantità per non ottenere l’effetto opposto per la propria salute cardiovascolare. 

FONTE: European Journal of Nutrition

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