Ferro e steatosi epatica: c’è una relazione?

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Ferro e steatosi epatica: c’è una relazione?

Una revisione di studi ha evidenziato una correlazione tra metabolismo del ferro e steatosi epatica non alcolica, individuando in particolare un biomarcatore che sembra avere un ruolo molto importante, ovvero la saturazione della transferrina: ecco gli esiti. 

Diversi studi suggeriscono un possibile coinvolgimento del metabolismo del ferro nella patogenesi della steatosi epatica non alcolica, anche se questa associazione non è mai stata chiarita. Gli esiti, infatti, sono stati spesso contrastanti. 

Per questo motivo, un team di ricercatori cinesi ha studiato in modo completo l’associazione tra biomarcatori del metabolismo del ferro, inclusi ferro sierico (SI), ferritina sierica (SF), saturazione della transferrina (TSAT) e recettore solubile della transferrina (sTfR), e la prevalenza di steatosi epatica non alcolica nella popolazione degli Stati Uniti, utilizzando i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES ) raccolti dal 2017 al 2018.

Oltre ad un’osservazione sui dati di esseri umani, gli autori hanno riportato le conclusioni di studi condotti in vivo su animali, così da fornire un quadro più esaustivo sulla possibile correlazione.

Esiti dello studio

I pazienti con steatosi epatica hanno mostrato una diminuzione dei livelli di ferro sierico, ferritina sierica, saturazione della transferrina e un aumento dei livelli di STfR.

Dopo aggiustamento per i fattori confondenti, la saturazione della transferrina era significativamente correlata negativamente alla steatosi. 

Da notare che la relazione tra TSAT e NAFLD differiva nei quattro sottogruppi di età, sesso, razza e indice di massa corporea”, precisano gli autori. L’associazione, infatti, era statisticamente significativa tra i partecipanti di età inferiore ai 60 anni, di sesso femminile, di nazionalità messicana-americana e con un indice di massa corporea  ≥ 30 kg/m 2 .

Coerentemente, i topi con steatosi epatica hanno mostrato livelli sierici di saturazione della transferrina ridotti.

Inoltre, è stata riscontrata una diminuzione dell’epcidina e un aumento dell’espressione genica della ferroportina sia nel fegato dei pazienti che nei topi con steatosi epatica non alcolica.

Nonostante alcune limitazioni sulla raccolta dati, questo studio trasversale ha arruolato un gran numero di partecipanti adulti, analizzato in modo completo la relazione tra gli indicatori del metabolismo del ferro e la steatosi epatica, mostrando una significativa correlazione negativa con la saturazione della transferrina: esito che può fornire alcune informazioni per la diagnosi ed il trattamento di questa condizione.

In futuro, l’impatto del metabolismo del ferro sulla NAFLD e le sue manifestazioni specifiche nella popolazione generale richiede ulteriori studi prospettici”, hanno concluso gli autori.

FONTE: Nutrition and Metabolism

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