Farina di chia e salute intestinale
La farina ottenuta dai semi di chia sembra esercitare diversi benefici per la salute intestinale: questo è quanto suggerito dagli esiti di una sperimentazione in vivo condotta su cavie animali.
La chia è uno degli alimenti più ricchi di proprietà nutritive. Ricchi di omega-3, proteine, fibre, vitamine e minerali e un’ampia gamma di antiossidanti tra cui acido clorogenico, acido caffeico, miricetina, quercetina e kaempferolo: sostanze dagli effetti protettivi cardiaci, epatici. Questi semi commestibili della Salvia hispanica, una pianta da fiore della famiglia della menta originaria del Messico centrale e meridionale, presentano un potenziale terapeutico davvero importante, anche se in gran parte ancora inesplorato.
Tradizionalmente, i semi venivano usati dagli Aztechi e dai Maya nella preparazione di medicine popolari, cibo e tele. Dai semi si può ricavare anche una farina utilizzabile per fini alimentari e che potrebbe esercitare un’azione virtuosa per il benessere dell’intestino: indagarne questo possibile effetto è l’obiettivo di un team di studiosi dell’Università Federale di Viçosa, in Brasile, attraverso una sperimentazione in vivo condotta su topi.
Lo studio
Lo studio è stato condotto su 32 ratti Wistar ovariectomizzati femmine adulti separati in quattro gruppi: dieta standard, dieta standard con chia, dieta ricca di grassi e dieta ricca di grassi con chia per 18 settimane. Sono stati valutati il pH delle feci, il contenuto di acidi grassi a catena corta, la funzionalità e la morfologia della membrana del bordo della spazzola e il microbiota intestinale.
ESITI – Questo studio ha dimostrato che il consumo di farina di chia ha aumentato la produzione di acido acetico e butirrico, gli strati muscolari longitudinali e circolari e lo spessore della cripta. Ha anche migliorato l’espressione dell’aminopeptidasi e della saccarosio-isomaltasi, oltre a ridurre il pH fecale.
Inoltre, il consumo di chia ha migliorato la ricchezza e ridotto la diversità del microbiota.
“Il raggruppamento delle unità tassonomiche operative indicava la differenza tra i gruppi ST (dieta standard) e STC (dieta standard con chia). Nell’analisi della dimensione dell’effetto dell’analisi discriminante lineare (LEfSe), i Bacteroidesgenere e membri delle famiglie Muribaculaceae e Lachnospiraceae sono stati arricchiti nel gruppo di trattamento STC (dieta standard). Il gruppo STC (dieta standard con chia) ha dimostrato l’arricchimento delle vie metaboliche dell’Enciclopedia dei geni e dei genomi di Kyoto (KEGG) relative alla biosintesi del peptidoglicano e del coenzima A”, hanno precisato gli autori.
In definitiva, i risultati suggeriscono che la farina di chia, ricca di fibre alimentari e composti fenolici, presenta potenziali proprietà per migliorare la salute intestinale, in attesa di ulteriori evidenze scientifiche.
FONTE: European Journal of Nutrition

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