Dieta per la sindrome metabolica: 5 suggerimenti
La prima strategia di contrasto e prevenzione alla sindrome metabolica è l’adozione di una dieta equilibrata che prevede il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali. Ecco 5 suggerimenti.
Come abbiamo già visto in un altro post, la sindrome metabolica è una condizione che si caratterizza per la presenza contemporanea di un insieme di fattori di rischio cardiovascolare. Obesità, diabete, colesterolo alto, trigliceridi alti, ipertensione: insomma, le cattive abitudini alimentari si configurano come la causa principale di questa condizione ed è per questo motivo che correggere la propria dieta risulta molto importante.
Ma cosa bisogna mangiare? Esistono dei cibi in grado di aiutare con maggiore efficacia? Sicuramente l’adozione della dieta mediterranea, indicata dalla maggior parte dei nutrizionisti come il modello alimentare più equilibrato e variegato dal punto di vista dei nutrienti, può rappresentare una valida strategia di prevenzione e contrasto alla sindrome metabolica. Tuttavia, tra i numerosi cibi previsti dalla dieta mediterranea, ne esistono alcuni particolarmente indicati per limitare il rischio cardiovascolare.
Ecco 5 consigli:
1. Cereali integrali: svolgono un’azione positiva nella regolazione della glicemia, ma non solo. Alcuni recenti studi hanno evidenziato che l’introduzione dei cereali integrali nella dieta dei pazienti con sindrome metabolica contribuisce a migliorare la sensibilità all’insulina, oltre che ridurre colesterolo in eccesso, ipertensione ed il rischio di varie forme tumorali. Il merito è da ricercare nell’attività dei loro numerosi componenti bioattivi tra cui fibre (solubili e non), β-glucano, carotenoidi e acidi fenolici. Ben vengano, quindi, orzo, avena e riso integrale.
2. Legumi: piselli, fagioli e lenticchie – per esempio – aiutano a ridurre la digestione e l’assorbimento dei carboidrati alimentari e a modulare la risposta glicemica postprandiale. Inoltre, sono ricchi di sostanze clinicamente attive che agiscono virtuosamente sui meccanismi cardiovascolari tra cui polifenoli (pelargonidina, cianidina, delfinidina e malvidina), acidi grassi (acido linoleico e acido α-linoleico), acidi fenolici e saponine.
3. Pesce azzurro: l’efficacia degli acidi grassi omega 3 sulla riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare è dimostrata da numerosi studi scientifici. Il pesce azzurro, infatti, è la principale fonte alimentare di questa preziosa sostanza, in particolare sgombro, salmone e sardine. Per fornire un’ulteriore prova di quanto siano importanti i prodotti ittici, basti pensare alla minore incidenza delle malattie cardiovascolari per le popolazioni che vivono nei Paesi dell’Europa del nord e che consumano maggiori quantità di pesce.
4. Frutta e verdura di stagione: l’assunzione delle sostanze nutrienti più importanti per l’organismo passa inevitabilmente per gli alimenti di origine vegetale per eccellenza: frutta e verdura. Grazie agli sforzi della nutraceutica, ovvero il settore di ricerca che indaga sul potenziale terapeutico degli alimenti, la scienza ha individuato (e continua ad individuare) le varietà di frutta, verdura ed estratti naturali da poter assumere tramite alimentazione con una maggiore efficacia per la prevenzione cardiovascolare. Per esempio la mela (soprattutto la mela annurca), il bergamotto e l’avocado hanno evidenziato – a più riprese – un’azione cardioprotettiva e ipocolesterolemizzante. Il melograno, invece, aiuta a contrastare e prevenire i disturbi metabolici. Stessa cosa dicasi per la verdura, in particolare quella a foglia verde. I broccoli senz’altro si ritagliano uno spazio importante tra i cibi più salutari in assoluto, ma non sono da meno spinaci, bietole e cime di rapa.
5. Olio extravergine d’oliva: condimento per eccellenza della cucina nostrana ed elemento portante della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva è ricco di sostanze che agiscono virtuosamente sulla prevenzione cardiovascolare a 360°: dai livelli di colesterolo ai trigliceridi fino al rischio di obesità e diabete. Il merito è riconducibile soprattutto all’attività antiossidante e protettiva di oleuropeina, idrossitirosolo e acido oleico.
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