Cipolla d’inverno e ischemia miocardica

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cipolla di inverno

Cipolla d’inverno e ischemia miocardica

L’estratto della pianta di cipolla d’inverno ha manifestato un’azione di prevenzione dell’ischemia miocardica in uno studio su topi e cani: ecco gli esiti. 

La cipolla d’inverno (Allium fistulosum) è una specie di cipolla perenne originaria dell’Asia orientale: oltre ad utilizzi gastronomici, vanta un vasto impiego anche nella medicina tradizionale in quanto buona fonte di nutrienti. Secondo il dizionario della piante officinali cinesi, i bulbi e le radici di questa piante vengono usate per il trattamento di alcuni disturbi tra cui malattie febbrili, mal di testa, dolori addominali, diarrea, morsi di serpente e disturbi oculari.

Negli ultimi anni, la ricerca nutraceutica si è concentrata sul suo potenziale cardiovascolare: in questo filone si pone uno studio condotto da ricercatori cinesi che hanno indagato sugli effetti della cipolla d’inverno rispetto al rischio di ischemia miocardica in un modello animale.

Lo studio

Sono stati utilizzati modelli di ischemia miocardica acuta nel ratto e nel cane, il modello è stato diviso in sei gruppi: gruppo di controllo, gruppo modello, tre gruppi con dosaggi crescenti di estratto di cipolla d’inverno e il gruppo di controllo positivo.

Il grado di ischemia miocardica è stato misurato mediante elettrocardiogramma epicardio, il range di infarto miocardico è stato determinato mediante istologia quantitativa mentre il contenuto di creatina chinasi sierica e lattato deidrogenasi sono stati rilevati mediante analisi biochimica.

ESITI – Rispetto al gruppo di controllo, i risultati hanno mostrato che l’estratto di cipolla d’inverno potrebbe ridurre il grado di ischemia miocardica, l’area infartuata e l’aumento dei livelli sierici di creatina chinasi sierica e lattato deidrogenasi nei ratti e nei cani dopo la legatura delle coronarie.

Inoltre, aggiungono gli autori, è emerso l’effetto protettivo delle saponine isolate dai semi dell’estratto della pianta sulla lesione delle cellule endoteliali della vena ombelicale umana indotta da ipossia/riossigenazione.

Pertanto, questo studio ha dimostrato il potenziale di SAFE come candidato alla prevenzione dell’ischemia miocardica. Sono necessari ulteriori studi clinici che confermino l’efficacia di questo agente terapeutico”, concludono.

FONTE: Journal of Functional Foods 

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