Cioccolato ed effetti sulla pressione nei soggetti diabetici

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Cioccolato ed effetti sulla pressione nei soggetti diabetici

Una meta-analisi ha approfondito gli effetti dei flavanoli contenuti nel cacao sulla pressione sanguigna dei pazienti diabetici.

Diversi studi hanno evidenziato i benefici del cioccolato per la pressione sanguigna nelle persone sane: un team di ricercatori provenienti da Belgio e Francia ha pubblicato una meta-analisi spostando il focus sui soggetti diabetici. Nello specifico, gli studiosi hanno analizzato gli esiti di diversi studi condotti sugli effetti dei flavanoli – sostanze naturali della famiglia dei flavonoidi – contenuti nel cacao

In generale, l’EFSA – l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – ritiene che i flavanoli derivanti dai semi della fava di cacao possono aiutare a preservare la funzione endoteliale. Si ritiene che l’epicatechina sia la sostanza responsabile di questi benefici vascolari, sebbene la discussione scientifica sulla questione sia ancora aperta. 

Cioccolato e ipertensione nei diabetici

I ricercatori hanno identificato 11 studi osservando gli effetti dei flavanoli del cacao in gruppi composti da pazienti con diabete di tipo 2, diabete di tipo 1 e soggetti non diabetici ma esposti al rischio cardiovascolare

ESITI – Se per i soggetti sani il cacao ha manifestato a più riprese di esercitare un’azione benefica per la pressione sanguigna, non si può dire la stessa cosa per i pazienti diabetici. I ricercatori, infatti, sostengono che esistono prove troppo deboli per parlare di effetti virtuosi. 

La nostra meta-analisi suggerisce che nella migliore delle ipotesi vi è una debole evidenza di una riduzione della pressione minima (diastolica), ma non della pressione massima (sistolica), di circa 1-2 mmHg dopo la somministrazione di flavanoli del cacao sul medio / lungo periodo”, affermano gli autori. 

I risultati più significativi sono stati riscontrati per le donne giovani ed ipertese quando la concentrazione di epicatechina era più alta, ma anche in questo caso – proseguono gli autori – l’eterogeneità degli studi non consente di trarre conclusioni scientificamente rilevanti.   

Nonostante gli esiti contrastanti, gli studiosi suggeriscono di proseguire con le ricerche in quanto i flavanoli del cacao rappresentano un promettente nutraceutico dalle potenzialità ancora inesplorate.  

FONTE: Journal of Functional Foods

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