Chiodi di garofano: proprietà e benefici

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Chiodi di garofano: proprietà e benefici

Gli estratti ricavati dai chiodi di garofano sembrano possedere alcune interessanti proprietà: ecco gli esiti di una revisione.

I chiodi di garofano, delle spezie ampiamente utilizzate nella gastronomia per conferire ai cibi il loro caratteristico sapore pungente, si ricavano dalla Syzygium aromaticum, una pianta aromatica originaria dell’Indonesia impiegata nella medicina popolare di alcune regioni tropicali ed utilizzata nell’industria alimentare e cosmetica. 

Questa pianta è stata più volte attenzionata dalla ricerca nutraceutica in quanto rappresenta una delle fonti più ricche di composti fenolici dalle interessanti proprietà come, per esempio, eugenolo e acido gallico: sostanze naturali dalle grandi potenzialità per applicazioni farmaceutiche, cosmetiche, alimentari e agricole.

Una recente revisione ha sintetizzato le varie proprietà della pianta ed i possibili utilizzi a cui si può prestare per promuovere salute e benessere.

Attività antiossidante

Secondo diversi studi, i chiodi di garofano sono tra le sostanze con la concentrazione più elevata di polifenoli dall’azione antiossidante. I principali tipi di composti fenolici riscontrati sono gli acidi fenolici (acido gallico), i glucosidi, gli oli volatili fenolici (eugenolo, acetil eugenolo) e i tannini.

In generale, è stato evidenziato l’enorme potenziale del chiodo di garofano come “eliminatore” di radicali e fonte commerciale di polifenoli. “Il rilascio controllato di antiossidanti può essere ottenuto con polvere di chiodi di garofano incapsulata ottenuta mediante essiccazione a spruzzo utilizzando maltodestrina e gomma arabica come materiali di parete”, riportano gli autori. 

Attività antimicrobica

Le attività antimicrobiche del chiodo di garofano sono state dimostrate contro diversi ceppi batterici e fungini. L’estratto, infatti, ha manifestato un effetto battericida completo contro tutti i patogeni di origine alimentare testati, tra cui Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Bacillus cereus.

L’olio di chiodi di garofano, invece, sembra essere efficace contro diversi dermatofiti come Microsporum canis, Trichophyton mentagrophytes, Trichophyton rubrum, Epidermophyton floccosum e Microsporum gypseum

Oltre all’ampio spettro di attività dell’eugenolo contro i batteri, uno studio ha dimostrato che questa sostanza e la cinnamaldeide a 2 µg/mL hanno inibito la crescita di 31 ceppi di Helicobacter pylori, dopo 9 ore e 12 ore di incubazione, rivelandosi addirittura più potente dell’amoxicillina e senza sviluppare resistenza.

Attività analgesica

L’impiego del chiodo di garofano come analgesico è stato segnalato fin dal XIII secolo, per il mal di denti, i dolori articolari e come antispasmodico, essendo l’eugenolo il principale composto responsabile di questa attività: il meccanismo è stato attribuito all’attivazione dei canali del calcio e del cloruro nelle cellule ganglionari.

Azione antivirale

L’attività antivirale di un composto isolato da S. aromaticum e da Geum japonicum, è stato testata contro ceppi di herpes virus, risultando efficace a 5 µg/mL,

Sulla base delle informazioni presentate, si può concludere che il chiodo di garofano rappresenta una pianta molto interessante con un enorme potenziale come conservante alimentare e come ricca fonte di composti antiossidanti. Le sue comprovate attività biologiche suggeriscono lo sviluppo di prodotti medicinali per uso umano e animale e confermano il motivo per cui questa pianta è stata utilizzata per secoli”, si legge tra le conclusioni.

FONTE: Asian Pacific Journal of Tropical Biomedicine

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