Bifico e azione sulla sindrome dell’intestino irritabile
Questo cocktail probiotico ha manifestato interessanti capacità nel contrastare uno dei disturbi gastrointestinali più comuni.
La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo gastrointestinale cronico caratterizzato da disturbi addominali ricorrenti e defecazione disturbata. L’eziologia e la patogenesi alla base di questa condizione non sono del tutto note: ipersensibilità viscerale, alterazione del microbiota intestinale, infiammazione cronica, fattori psicologici e genetici sono stati proposti come possibili meccanismi alla base.
In tempi recenti, la ricerca nel contrasto a questo disturbo si è concentrata soprattutto sulle terapie inerenti al microbiota intestinale e ai probiotici. Tra questi, il Bifico: un cocktail probiotico ampiamente utilizzato nei disturbi gastrointestinali legati allo squilibrio del microbiota intestinale.
Un team di studiosi dell’Università di Zhejiang, in Cina, ha condotto una ricerca al fine di indagare sull’efficacia e sui possibili meccanismi d’azione del trattamento con il Bifico della sindrome dell’intestino irritato.
Lo studio
Dopo aver indotto questa sindrome in un campione di topi, gli autori hanno somministrato alle cavie una soluzione a base di Bifico o una soluzione placebo. Il presunto effetto protettivo del Bifico è stato esaminato attraverso i punteggi del riflesso di astinenza addominale.
“Sono stati eseguiti saggi di 16S rDNA, risonanza magnetica nucleare e western blot per analizzare rispettivamente le alterazioni del microbiota intestinale, dei metaboliti del microbioma e delle citochine infiammatorie”, aggiungono gli autori.
ESITI – Da quanto emerso dalle analisi, il Bifico potrebbe diminuire l’ipersensibilità viscerale intestinale. Sebbene la diversità del microbiota intestinale non sia aumentata, scrivono gli studiosi, la composizione del microbiota intestinale è stata modificata dopo il trattamento di Bifico, inducendo un aumento di batteri “positivi” tra cui Proteobacteria phylum, Actinobacteria phylum, Muribaculum e Bifidobacterium.
Inoltre, la somministrazione di Bifico ha provocato una diminuzione di Parabacteroides, genere Sutterella e genere Lactobacillus: batteri che invece possono stimolare l’irritazione intestinale.
Oltre alla composizione dei batteri, il Bifico ha elevato la concentrazione di acidi grassi a catena corta e ridotto i livelli proteici di interleuchina-6 e fattore di necrosi tumorale-α.
“Tuttavia, a causa delle varietà di ceppi e combinazioni, non è chiaro quale particolare combinazione, specie o ceppo di probiotici sia efficace. Da una recente meta-analisi, gli effetti benefici erano più distinti negli studi che utilizzavano integratori multi-ceppo”, precisano gli autori.
La ricerca futura potrebbe essere indirizzata per confermare l’effetto di miglioramento del Bifico sul microbiota intestinale dei pazienti e confrontarlo con l’integratore mono-ceppo.
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