Bevande analcoliche e pressione sanguigna

Torna a Blog
bibite analcoliche

Bevande analcoliche e pressione sanguigna

Uno studio messicano ha indagato sul possibile impatto del consumo di bevande analcoliche e bevande ipocaloriche sui livelli di pressione sanguigna.

Che siano analcoliche o ipocaloriche, qual è l’impatto delle bevande sulla pressione sanguigna? Un team di ricercatori messicani ha provato a dare risposta. Nello specifico, gli studiosi hanno esaminato in modo prospettico l’associazione tra l’assunzione di queste due tipologie di bibite con le variazioni di pressione arteriosa sistolica e diastolica in un ampio campione di adulti messicani.

Lo studio

Attingendo dai dati di uno studio di coorte degli operatori sanitari condotto dal 2004 al 2018 , l’assunzione di bevande è stata valutata con un questionario semiquantitativo sulla frequenza degli alimenti. Il campione era composto da 1.324 partecipanti, seguiti per un massimo di 13,7 anni, con una media di 8,7 anni.  

I ricercatori hanno raccolto le misurazioni della pressione sanguigna sistolica e diastolica seguendo procedure e tecniche standard utilizzando un monitor digitale automatico

Abbiamo condotto un’analisi descrittiva delle caratteristiche di base per categorie di assunzione di bevande analcoliche e analcoliche non caloriche (mai, < 1 volta/settimana, 1–4 volte/settimana e > 5 volte/settimana) utilizzando medie e deviazioni standard, mediane e intervalli interquartile, o percentuali”, spiegano gli autori.

Per stimare i tassi di variazione nel tempo, sono state calcolate la variazione di pressione sanguigna, regime dietetico, attività fisica e indice di massa corporea per ogni dieci anni nella coorte.

ESITI – Principalmente le donne non fumatori, più della metà (51,7%) consumava da 1 a 4 porzioni di bibite a settimana e il 21,0% in più di 5 porzioni a settimana. Circa il 70% ha dichiarato di non essere consumatore di bibite analcoliche.

Chi beveva di più, aveva un maggiore apporto energetico. Gli autori, inoltre, hanno riscontrato una percentuale minore di partecipanti fisicamente attivi tra chi consumava una quantità maggiore di entrambe le tipologie di bibite mentre la prevalenza di obesità è stata rilevata soprattutto nei consumatori di bibite analcoliche.

E la pressione?

I nostri risultati supportano l’ipotesi che l’assunzione di bevande analcoliche aumenti la pressione sanguigna”, si legge tra le conclusioni.

Secondo gli esiti dello studio, quindi, bere più bibite analcoliche aumenta, dal punto di vista statistico, il rischio di ipertensione.

Invece, non è stata trovata un’associazione significativa tra l’assunzione di bevande non caloriche e la pressione sanguigna. Probabilmente, ammettono gli autori, a causa del basso consumo di questo tipo di bibita tra i partecipanti allo studio.

Motivo per cui si richiedono ulteriori studi per confermare i risultati emersi e per affrontare più approfonditamente il possibile impatto delle bevande ipocaloriche.

FONTE: Journal of Nutrition

coohesion logo

LEGGI ANCHE: Bevande zuccherate ed effetti sul rischio cardiovascolare

LEGGI ANCHE: Troppo caffè fa venire l’emicrania

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna a Blog