Bambini: lo scoutismo aiuta a prevenire l’ansia
Uno studio ha evidenziato i benefici per i bambini che fanno scoutismo nella prevenzione dell’ansia e dei disturbi dell’umore in età adulta.
Incentivare i propri figli a diventare scout potrebbe rivelarsi una decisione giusta anche per aiutarli a prevenire, in età adulta, alcuni disturbi dell’umore tra cui l’ansia. A suggerirlo è l’esito di una ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health e condotta da un’equipe di ricercatori provenienti dalle università di Edimburgo e Glasgow.
Oltre a far bene al fisico e alla socialità, in quanto promuove il movimento e il gioco di squadra, sembra che lo scoutismo abbia effetti positivi sull’umore anche a distanza di anni.

Scoutismo e benefici sulla salute mentale: lo studio
I ricercatori hanno raccolto le risposte di circa 10 mila persone – tutte nate nel 1958 – inerenti alla propria salute, ma non solo.
GLI ESITI – I partecipanti che da bambini facevano gli scout hanno registrato il 18% di possibilità in meno di avere un punteggio MHI-5 che indicasse disturbi dell’umore (il Mental Health Index è un sistema standardizzato per parametrare la salute mentale).
Inoltre, fare lo scout ha diminuito l’impatto di un basso status socio-economico sulla salute mentale. In altre parole, i ragazzi britannici che durante gli anni ‘70 hanno praticato scoutismo e che avevano una condizione economica e sociale meno vantaggiosa non sono andati incontro ai disturbi dell’umore che, di norma, sono più ricorrenti tra le persone provenienti dalle classi meno abbienti.
Gli autori sottolineano l’importanza di questi risultati, soprattutto considerando che uno degli obiettivi principali delle istituzioni pubbliche è quello di ricercare nuove forme di prevenzione contro l’ansia, oltre che di ridurre il divario tra ricchi e poveri per quanto riguarda le modalità di accesso.
FONTE: Journal of Epidemiology and Community Health

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