Allarme sedentarietà in Europa: numeri in aumento
Uno studio spagnolo ha messo in evidenza numeri preoccupanti sulla sedentarietà: trend che spiega parzialmente la crescente diffusione delle patologie cardiovascolari.
Gli adulti europei sono sempre più sedentari: lo rivela uno studio spagnolo pubblicato su BMC Public Health. I ricercatori hanno raccolto i dati di circa 94 mila adulti europei attingendo da indagini condotte dall’Unione Europea per quanto riguarda sport e attività fisica. Gli esiti dell’indagine hanno messo in evidenza un incremento dell’8% di persone adulte che trascorrono almeno 4 ore e mezza sulla sedia rispetto al 2002.
Allarme sedentarietà: tutti i numeri
Per questo studio, i dati sono stati ottenuti dalla popolazione europea (età media di 50 anni) di quattro indagini UE (2002, 2005, 2013, 2017). Le interviste sottoposte ai partecipanti riguardavano le abitudini di vita, in particolare sul tempo riservato all’esercizio fisico e quello destinato alla comodità della sedia, poltrona o divano.
Considerando l’intervallo di tempo tra il 2002 ed il 2017 sono stati osservati i seguenti incrementi di comportamenti sedentari:
- un aumento del 22,5% in Gran Bretagna;
- un aumento del 17,8% in Francia;
- un aumento del 7,4% in Germania;
- un aumento del 3,9% in Spagna
In particolare, l’inattività fisica è stata riscontrata soprattutto nella fascia d’età tra i 35 ed i 44 anni con un incremento complessivo del 15,3% di persone sedentarie, con una tendenza lievemente maggiore per gli uomini rispetto alle donne.
“Nonostante gli sforzi generali a livello internazionale per ridurre la sedentarietà, i dati attuali chiariscono la necessità di rafforzare le politiche esistenti. Le linee guida dovrebbero indirizzare la prevenzione attraverso obiettivi specifici e indicatori chiave di prestazione”, suggeriscono gli autori.
Insieme ad obesità, fumo e alcol, la sedentarietà è uno dei fattori di rischio più ricorrenti per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Per questo motivo rappresenta una seria problematica per la salute pubblica mondiale.
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