Alcol in gravidanza e rischio aborto: lo studio
Ogni settimana che una donna incinta beve alcolici vede aumentare il rischio di aborto spontaneo dell’8% indipendentemente dalla quantità consumata: lo rivela uno studio.
I rischi del consumo di alcol durante la gravidanza erano già noti, ma uno studio recente ha quantificato il rischio di aborto per le donne in dolce attesa che bevono alcolici nelle prime dieci settimane. Un team di ricercatori del Vanderbilt University Medical Center ha evidenziato che bere alcolici è associato ad un incremento settimanale dell’8% di interruzione spontanea della gravidanza.
I risultati sono stati pubblicati sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology ed illustra, nello specifico, tempi, quantità, modalità di consumo ed il modo in cui questi fattori si collegano al rischio di aborto prima della ventesima settimana.

Alcol e gravidanza: gli esiti dello studio
I ricercatori hanno raccolto i dati di circa 5300 donne. Quasi la metà delle partecipanti ha dichiarato di consumare alcolici durante la prima fase della gravidanza ed il 12% ha abortito. Per le donne che hanno bevuto alcolici dalla quinta alla decima settimana di gravidanza è stato riscontrato un aumento significativo del rischio di aborto spontaneo, con un picco associato al consumo durante la nona settimana.
In generale, le consumatrici di alcol hanno registrato un aumento del rischio per ogni settimana di gravidanza pari all’8% di aborto spontaneo rispetto a chi non beveva affatto. Una percentuale – precisano i ricercatori – cumulativa ed indipendentemente dalla quantità e dal tipo di bevanda. Anche chi ha smesso di bere tre giorni dopo essere venuta a conoscenza della gravidanza ha registrato un rischio di aborto del 37% maggiore rispetto alle non consumatrici.
“Non esiste una quantità sicura di alcol in gravidanza”
I ricercatori sottolineano questo aspetto per smentire l’opinione diffusa che consentirebbe un consumo moderato di alcol durante la gestazione. Quindi, evitare di bere sin dal principio è l’unico modo di non correre rischi collegati al consumo di alcolici in gravidanza.
Anche se non è sempre facile prevenire questi pericoli, come sottolineano gli autori poiché “la metà delle gravidanze negli Stati Uniti sono involontarie e l’astensione dall’alcol quando si pianifica una gravidanza non è tipica”.
La tempestività, quindi, può aiutare a trovare le giuste contromisure. “Poiché il test di gravidanza a domicilio rileva in modo affidabile la gravidanza già a partire dalla quarta settimana di gestazione e il consumo di alcol nelle settimane dalla quinta alla decima è più preoccupante per il rischio, esiste una finestra di opportunità”, aggiungono gli autori.
FONTE: American Journal of Obstetrics & Gynecology

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