Acido folico e benessere mentale: quali benefici?
Uno studio ha valutato le associazioni tra prescrizioni di acido folico e tentativi di suicidio o autolesionismo intenzionale: ecco gli esiti.
Il suicidio è una delle principali cause di morte negli Stati Uniti, essendo aumentato di oltre il 30% dal 2000 al 2018. Per questa ragione, diversi ricercatori stanno concentrando i propri sforzi per individuare un trattamento economico, sicuro e ampiamente disponibile per prevenire il comportamento suicidario, al fine di invertire questa tendenza.
Alcune ricerche con questo obiettivo hanno suggerito un interessante potenziale dell’acido folico (vitamina B9), la cui somministrazione è risultata in grado di diminuire i tentativi di suicidio.
Un team di ricercatori provenienti da vari istituti di ricerca, tra cui il Centro di eccellenza per la prevenzione del suicidio, Dipartimento per gli affari dei veterani, New York, ha condotto uno studio attingendo da un ampio database di oltre 850 mila partecipanti adulti con l’obiettivo di rispondere ad una domanda: l’acido folico è associato a una diminuzione dei tentativi di suicidio e all’autolesionismo intenzionale?
Le conclusioni dello studio
Sono stati raccolti dati su 866.586 pazienti: 704.514 (81,30%) erano donne e 90.296 (10,42%) avevano dai 60 anni in poi. Complessivamente, si sono verificati 261 eventi suicidi durante i mesi coperti da una prescrizione di acido folico rispetto a 895 eventi suicidi durante i mesi senza acido folico.
Adeguandosi per età e sesso, diagnosi relative al comportamento suicidario, diagnosi relative a carenza di acido folico, farmaci che riducono i folati, storia di farmaci che riducono i folati e storia di eventi suicidi, il rischio relativo per eventi suicidi tra il campione che assumeva acido folico è stato 0,56, con risultati simili per il dosaggio modale di 1 mg di acido folico al giorno e donne in età fertile.
Un’analisi durata-risposta (dose da 1 mg) ha rivelato una diminuzione del 5% degli eventi suicidi per mese di trattamento aggiuntivo. La stessa analisi per il controllo negativo non ha riscontrato alcuna associazione con il tentativo di suicidio.
“Questo studio farmacoepidemiologico su larga scala sull’acido folico ha trovato un’associazione benefica in termini di tassi più bassi di tentativi di suicidio. I risultati giustificano la conduzione di uno studio clinico randomizzato con ideazione e comportamento suicida come risultati di interesse. Se confermato, l’acido folico può essere un trattamento sicuro, poco costoso e ampiamente disponibile per ridurre l’ideazione e il comportamento suicidario”, concludono gli studiosi.
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