Acidi grassi omega-3 e benefici intestinali

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Acidi grassi omega-3 e benefici intestinali

La dieta mediterranea è famosa per i suoi numerosi benefici per la salute, inclusi i disturbi gastrointestinali. 

Uno studio controllato randomizzato condotto su un gruppo di donne ha esaminato gli effetti dei nutrienti specifici della dieta mediterranea, con un focus sull’azione degli acidi grassi polinsaturi omega-3 (n-3 PUFA) per il benessere intestinale.

Lo studio

Nello studio sono state coinvolte 68 donne che seguivano una dieta mediterranea (gruppo di intervento) o una dieta standard (gruppo di controllo). 

Le partecipanti sono state monitorate per un periodo di 12 mesi, con valutazioni dell’integrità della barriera intestinale effettuate al basale, al terzo e al dodicesimo mese. 

Sono state misurate le concentrazioni di acidi grassi omega-3 (in particolare l’acido docosaesaenoico, DHA) nel plasma, nonché i livelli di una proteina legante il lipopolisaccaride plasmatico (LBP) e di zonulina fecale, entrambe indicatori dell’integrità della barriera intestinale.

ESITI – I risultati hanno dimostrato che l’adesione alla dieta mediterranea ha portato a un aumento della proporzione di acido DHA n-3 nel plasma delle partecipanti. 

Inoltre, si è osservata una riduzione dei livelli di LBP plasmatico e di zonulina fecale, entrambi correlati all’integrità della barriera intestinale. 

L’analisi statistica ha evidenziato una relazione inversa tra l’acido DHA plasmatico e i livelli di LBP e zonulina fecale.

Inoltre, ulteriori analisi hanno indicato che l’effetto degli acidi grassi a catena corta fecali sull’integrità della barriera intestinale era più significativo rispetto all’effetto degli acidi grassi omega-3.

In definitiva, i risultati di questo studio confermano che gli acidi grassi omega-3, presenti in alimenti tipici della dieta mediterranea come il pesce grasso, possono migliorare l’integrità della barriera intestinale. 

Tuttavia, è importante sottolineare che gli effetti degli acidi grassi a catena corta derivati dai batteri intestinali sono risultati più pronunciati rispetto agli omega-3 alimentari. 

Questa scoperta suggerisce un’interazione complessa tra i diversi componenti della dieta e la salute intestinale, aprendo la strada a ulteriori ricerche sull’argomento.

FONTE: European Journal of Nutrition

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