6-gingerolo: lo zenzero come alleato del fegato
Uno studio scientifico suggerisce il 6-gingerolo, componente fenolico contenuto nello zenzero, come sostanza in grado di proteggere il fegato dal danno indotto dal triossido di arsenico, chiarendo il meccanismo di protezione alla base di questo effetto.
Lo zenzero è stato tradizionalmente utilizzato come rimedio naturale per una vasta gamma di disturbi, tra cui nausea, dolore e infiammazione. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che il 6-gingerolo (6G), uno dei principali componenti fenolici attivi dello zenzero, può proteggere il fegato da danni indotti da farmaci e inquinanti chimici.
Tuttavia, il meccanismo di protezione del 6G contro il danno epatico indotto dal triossido di arsenico (ATO) rimane poco chiaro.
Lo studio
Lo studio di cui parleremo in questo articolo ha esplorato il ruolo del 6G nel proteggere il fegato dai danni indotti dal triossido di arsenico e ha cercato di identificare il meccanismo alla base di questa protezione attraverso l’utilizzo di farmacologia di rete e di esperimenti sugli animali.
ESITI – I risultati hanno indicato che lo stress ossidativo e le risposte infiammatorie sono strettamente correlate al danno epatico indotto dall’ATO. In particolare, l’infiammazione NLRP3 e la sua piroptosi indotta sono risultate giocare un ruolo critico nel danno epatico causato da questa sostanza.
In generale, l’uso del 6-gingerolo ha dimostrato di poter alleviare il danno epatico indotto dall’ATO e lo stress ossidativo. Inoltre, questo interessante principio attivo ha ridotto le espressioni di NLRP3, ASC, Caspase-1 e gasdermin-D, tutti marcatori proinfiammatori stimolati dal triossido di arsenico.
“L’importanza di questi risultati risiede nel fatto che il danno epatico indotto dall’ATO è una delle principali cause di malattie epatiche in tutto il mondo. L’arsenico è un contaminante presente in molti prodotti alimentari e nell’acqua potabile, soprattutto in alcune parti dell’Asia”, sottolineano gli autori.
Il 6-gingerolo è un composto naturale e sicuro, presente nello zenzero, che potrebbe rappresentare una soluzione efficace; tuttavia, è importante notare che l’uso di integratori alimentari contenenti questo elemento dovrebbe essere sempre discusso con un medico o un nutrizionista esperto, soprattutto se si sta assumendo farmaci o si soffre di altre patologie.
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