Sommacco siciliano: proprietà fitochimiche del frutto
Gli esiti di una ricerca sulle sostanze fitochimiche contenute nel sommacco siciliano, un’interessante pianta dalle molteplici potenzialità salutistiche.
Il sommacco siciliano (Rhus coriaria L.) è una pianta selvatica commestibile che cresce nella regione mediterranea ed è stata a lungo utilizzata come spezia da condimento, sia in forma pura che in combinazione con altre spezie. Nella medicina popolare e nella medicina erboristica tradizionale araba-palestinese, questa pianta è stata utilizzata nel trattamento di svariate patologie e disturbi di vario genere tra cui ipertensione, dissenteria, mal di stomaco, diabete, aterosclerosi, morbillo, vaiolo, malattie del fegato, disturbi ai denti, mal di testa e morsi di animale.
Inoltre, il sommacco siciliano è noto per possedere proprietà non mutagene, antifebbrili, protettive del DNA, antisettiche, antimicotiche, antibatteriche, antiossidanti, anti-ischemiche, ipoglicemiche ed epatoprotettive, che supportano i suoi usi tradizionali.
Un team di ricercatori composto da studiosi provenienti dall’Università di Granada e da un centro di ricerca palestinese ha indagato sulla composizione chimica del sommacco siciliano.
Proprietà fitochimiche del sommacco siciliano
“Per la prima volta, nel presente lavoro, la metodologia utilizzata ha permesso di identificare 26 insoliti composti fenolici coniugati con glicoside-acido malico”, osservano gli autori. In totale sono state identificate 211 sostanze fitochimiche nel frutto del sommacco siciliano, tra cui derivati dei flavonoidi, dei tannini, degli antociani, degli isoflavoni e di terpenoidi. Oltre ad altre sostanze bioattive inedite come buteina, Iridoidi e derivati cumarinici.
In questo contesto, i dati ottenuti indicano qualitativamente che il sommacco è una fonte abbondante di sostanze fitochimiche bioattive. I risultati ottenuti potrebbero spiegare l’uso passato e attuale della pianta come spezia alimentare, nonché supportare gli usi diffusi del sommacco in salute, nutrizione e farmacologia, nonché come fonte di ingredienti funzionali.
FONTE: Food Chemistry

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