Silimarina: proprietà e potenziali usi terapeutici

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cardo mariano prato

Silimarina: proprietà e potenziali usi terapeutici

Studi recenti dimostrano che la silimarina può avere effetti benefici nel trattamento di malattie epatiche croniche, tumori e sindrome metabolica, ma la sua bassa biodisponibilità rappresenta ancora una sfida.

Il composto naturale chiamato silimarina è presente nel cardo mariano e noto per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. La silimarina è un insieme di composti attivi, tra cui la silibinina, che ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antifibrotiche. La silibinina, inoltre, è stata attenzionata per le sue potenzialità antitumorali e per la sua presunta efficacia nella gestione delle malattie epatiche croniche.

La silimarina viene impiegata come trattamento naturale per le malattie delle vie biliari, i disturbi mestruali e le vene varicose per secoli. I benefici della silimarina sono correlati alla sua capacità di stimolare l’attività degli enzimi pancreatici e migliorare la funzione degli enzimi digestivi nelle cellule della mucosa intestinale. 

Inoltre, questa sostanza può ridurre i microbi patogeni e prevenire la perdita di nutrienti nell’intestino. I composti fenolici della pianta possono anche migliorare il sistema immunitario.

La silimarina è stata oggetto di numerosi studi per il suo potenziale nel trattamento di varie malattie, in particolare – come accennato in precedenza – come agente naturale che può contribuire nel trattamento di vari tumori grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Tuttavia, la bassa biodisponibilità della silimarina può limitarne l’efficacia. 

La scarsa solubilità in acqua e la bassa permeabilità della silimarina sono i principali limiti del suo utilizzo. Per migliorare la biodisponibilità della silimarina, sono stati condotti numerosi studi. Alcune strategie includono l’incapsulamento in liposomi, micelle, nanoparticelle polimeriche e lipidiche solide, nonché la solubilizzazione in un sistema di rilascio di farmaci auto-microemulsionante.

I risultati di questi studi dimostrano che le formulazioni nano della silimarina hanno migliorato l’assorbimento cellulare e l’efficienza epatoprotettiva rispetto alla forma libera. Inoltre, la combinazione di silimarina con altri flavonoidi può avere un effetto sinergico contro le cellule tumorali. 

L’uso combinato di farmaci chimici e piante può fornire risultati migliori. La combinazione di sostanze fitochimiche come la silimarina con farmaci convenzionali può aumentare l’efficacia del trattamento e ridurre gli effetti collaterali dei farmaci.

La silimarina può essere utile nel trattamento di malattie epatiche croniche come l’epatite virale, la cirrosi epatica e la steatosi epatica. Gli studi suggeriscono che questa sostanza può migliorare la funzione epatica, ridurre l’infiammazione e prevenire la fibrosi epatica, oltre a migliorare la salute del cuore e la funzione renale.

La silimarina è stata anche oggetto di studi per il suo potenziale nel trattamento della sindrome metabolica, una condizione caratterizzata da obesità, resistenza insulinica, ipertensione e dislipidemia. Da questo punto di vista, la silimarina può ridurre il grasso corporeo, migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre i livelli di zucchero nel sangue.

In conclusione, la silimarina è un composto naturale che offre numerosi benefici per la salute, tra cui proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiproliferative e antifibrotiche. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per determinare il dosaggio ottimale e la sicurezza dell’uso di silimarina come farmaco.

FONTE: Journal of Functional Foods

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