Schisandra chinensis e proprietà epatoprotettive
Uno studio ha rivelato alcune interessanti proprietà di un estratto ricavato dalle bacche della Schisandra chinensis, una pianta coreana.
Le bacche della Schisandra chinensis, una pianta rampicante tipicamente coreana, sembrano avere interessanti proprietà per quanto riguarda la salute del fegato. Partendo dagli esiti di studi precedenti che ne avevano evidenziato alcuni effetti virtuosi, tra cui un’azione epatoprotettiva, antitumorale, antiossidante, anti-invecchiamento e anti-fatica, un team di ricercatori provenienti dalla Guangzhou University, in Cina, hanno indagato sui meccanismi d’azione di questo prezioso ingrediente vegetale.
“La rigenerazione del fegato è un processo importante e necessario da cui il fegato dipende per il recupero da un infortunio. Il processo di rigenerazione di un fegato normale e sano dipende principalmente dalla proliferazione, dalla crescita e dalla morte cellulare programmata degli epatociti. Pertanto, promuovere la corretta proliferazione delle cellule epatiche può essere una delle ragioni per proteggere il tessuto epatico danneggiato”, osservano gli autori.
Gli obiettivi dello studio erano due:
- studiare il potenziale protettivo della Schisandra chinensis dal danno epatico indotto da ciclosporina (potente immunosoppressore) osservando le reazioni su un campione di topi;
- rilevare l’effetto di questo estratto sulla proliferazione degli epatociti e sul meccanismo molecolare per chiarire gli effetti epatoprotettivi in vitro.
Esiti dello studio
I risultati hanno mostrato effetti promettenti per entrambe le attività osservate. In particolare, la Schisandra chinensis ha dimostrato di proteggere le cellule epatiche dal danno indotto.
Non solo. L’estratto, infatti, ha promosso la proliferazione degli epatociti. Nello specifico, ha stimolato la produzione di cellule LX-2 con un aumento dell’espressione di Ki67 e EdU.
“La Schisandra chinensis ha un valore medicinale estremamente elevato e un’ampia attività farmacologica. Non ha tossicità evidente e pochi effetti collaterali negli studi attuali”, aggiungono gli autori.
In conclusione, i risultati di questo studio indicano che questo estratto vegetale può migliorare il danno e il grado di fibrosi del fegato causato da ciclosporina. Pertanto, i risultati di questo studio suggeriscono che l’estratto ricavato dalla Schisandra chinensis potrebbe avere dei futuri potenziali impieghi in campo nutraceutico.
FONTE: Journal of Functional Foods

Lascia un commento