Sambuco: proprietà e benefici della pianta
La pianta di sambuco (Sambucus nigra) presenta diverse proprietà che lo rendono un estratto naturale impiegato anche per scopi terapeutici.
Il sambuco comune (Sambucus nigra) è una pianta ricca di proprietà medicinali: dalla corteccia alle foglie passando per i fiori (utilizzati anche per aromatizzare liquori) fino alle bacche, questo prezioso vegetale sembra essere un vero e proprio elisir di benessere naturale.
Gli studi in campo fitoterapico, infatti, hanno evidenziato le spiccate azioni terapeutiche degli estratti e la loro composizione ricca di composti bioattivi. Nello specifico, le varie ricerche hanno mostrato che il sambuco contiene un numero rilevante di sostanze antiossidanti. Principalmente si tratta di antociani, flavonoli, acidi fenolici e proantocianidine, nonché terpeni e lectine.
Nella medicina popolare, il sambuco è tradizionalmente utilizzato per il trattamento di molte malattie e disturbi. E le attuali ricerche ne hanno messo in risalto le potenzialità virtuose sul decorso di alcuni processi patologici attraverso un’azione di contrasto allo stress ossidativo.
Tra gli effetti positivi, sono stati osservati i seguenti benefici:
- miglioramento della pressione sanguigna;
- riduzione della glicemia;
- stimolazione del sistema immunitario;
- azione antitumorale;
- aumento dell’attività degli enzimi antiossidanti nel plasma sanguigno;
- riduzione dei livelli di acido urico.
Azione cardioprotettiva
I risultati di molti studi suggeriscono gli effetti positivi dei componenti del sambuco su pressione sanguigna, riduzione dello stress ossidativo, aumento dell’attività degli enzimi antiossidanti nel plasma sanguigno, incluso il glutatione, e sulla riduzione dei livelli di acido urico.
Secondo gli esiti di alcune ricerche, uno dei meccanismi responsabili dell’effetto protettivo del sambuco contro le malattie vascolari sarebbe la capacità dei suoi polifenoli di penetrare nelle cellule endoteliali.
Effetti antidiabetici
I risultati di uno studio in vivo hanno mostrato una riduzione dell’aumento della glicemia nei ratti diabetici trattati con estratto di sambuco, oltre a mantenere l’indice glicemico allo stesso livello dalla decima alla sedicesima settimana dall’induzione della malattia.
Per quanto riguarda il meccanismo d’azione, pare che il sambuco possa ridurre il rischio di malattie concomitanti nel diabete riducendo la concentrazione di fibrinogeno, aumentando la protezione antiossidante dell’organismo, riducendo i processi di ossidazione dei lipidi e migliorando il profilo lipidico dell’organismo.
Altre attività degli estratti di sambuco
Rispetto al potenziale antibatterico del sambuco, l’attività antimicrobica è emersa soprattutto dagli estratti ricavati dai fiori, a differenza di foglie e frutti. Il sambuco, inoltre, ha il potenziale per regolare i meccanismi di difesa sia negli organismi sani che in caso di malattia. È stato riscontrato, infatti, che l’estratto di sambuco può stimolare la produzione di citochine proinfiammatorie e di citochine antinfiammatorie.
È stato, inoltre, scoperto che gli estratti di frutti e foglie di sambuco hanno moderatamente inibito la crescita di alcune cellule tumorali.
In definitiva, il loro potenziale antiossidante e protettivo è stato stabilito in disturbi respiratori, raffreddori, malattie cardiovascolari, diabete e obesità. È stato inoltre confermato un impatto significativo sul sistema immunitario, sull’attività antivirale e antibatterica, nonché sulla protezione dai raggi UV.
Nonostante i risultati promettenti, sono necessari ulteriori studi per comprendere le interazioni con altri composti che possono influenzare l’attività dei componenti del sambuco.
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