Pterostilbene e proprietà anti-obesità

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tazza mirtilli

Pterostilbene e proprietà anti-obesità

Uno studio italiano ha evidenziato alcuni effetti dimagranti derivanti dalla somministrazione a lungo termine di pterostilbene, un composto bioattivo presente soprattutto nei mirtilli e nell’uva.

Il pterostilbene è una sostanza naturale che si trova nei mirtilli e nell’uva, con una struttura molto simile a quella del resveratrolo. Seppur meno conosciuto, questo fenolo ha manifestato – a più riprese – di esercitare proprietà benefiche simili a quelle del resveratrolo, con il vantaggio rispetto a quest’ultimo di presentare una maggiore biodisponibilità. E, di conseguenza, una migliore attitudine all’utilizzo nutraceutico per perseguire scopi medici.

Un team di studiosi italiani provenienti dall’Università di Padova ha osservato l’impatto di un’integrazione alimentare a base di pterostilbene nella gestione di una dieta ricca di grassi in una sperimentazione su un modello animale. Nello specifico, gli autori hanno posto il focus “sull’espressione dell’adiponectina e di alcuni marcatori anti e pro-infiammatori in due diversi depositi di tessuto adiposo: il WAT (sWAT) sottocutaneo (inguinale), più soggetto ad imbrunimento, e quello viscerale (epididimale/periovarico) (vWAT), che è stato segnalato come il più colpito dall’infiammazione cronica durante l’obesità”, spiegano.

Gli esiti dello studio

Gli autori hanno somministrato il pterostilbene ad un campione di topi per un periodo di 30 settimane (90 mg/Kg di peso corporeo/giorno) riscontrando alcuni effetti anti-obesità:

  • contrasta l’aumento di peso;
  • promuove l’imbrunimento del tessuto adiposo sottocutaneo (inguinale).

In seguito ad alcune analisi strumentali, gli studiosi hanno rilevato che il pterostilbene ha indotto un aumento a lungo termine di alcuni marcatori antinfiammatori tra cui adiponectina, interleuchina 10 e di M2 marcatore macrofagico Cd206.

Complessivamente, i risultati ottenuti in questo studio suggeriscono che il pterostilbene potrebbe esercitare un effetto dimagrante attraverso l’attivazione di meccanismi molecolari simili a quelli attivati ​​durante la risposta fisiologica a stimoli come l’esposizione al freddo. Meccanismi che culminano nell’attivazione dell’imbrunimento del tessuto adiposo.

Un approccio nutraceutico per la prevenzione dell’obesità che mima i meccanismi fisiologici potrebbe essere vantaggioso per il minor rischio di effetti collaterali, rispetto agli agenti farmacologici”, si legge tra le conclusioni. 

Ad ogni modo, la ricerca deve proseguire – precisano gli autori – i quali sottolineano la necessità di approfondire la questione inerente alla composizione della dieta o alla durata del trattamento. 

FONTE: Nutraceuticals

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